Filarmonica Municipale LaCrisi in concerto a Officina Giovani

Venerdì 24 febbraio per 'Cantieri Live Space'

 

Sono cinque, hanno idee, sono poliedrici e insieme formano un gruppo davvero interessante. Sono supereroi? Beh, forse, considerato il panorama musicale italiano attuale dove tutti vogliono emergere e solo pochi (a volte neanche bravi) riescono.
In controtendenza i giovani artisti Pierfrancesco Del Seppia, Matteo Lenzi, Giulia Costagli, Luca Di Pietro, Jacopo Staccioli, rappresentano la speranza che la musica in fin dei conti, ha sempre qualcosa di buono da offrire. Insomma, benvenuti nel mondo della Filarmonica Municipale LaCrisi.

La loro biografia è un buon presagio: nel 2014 il loro disco L’Educazione Artistica viene candidato alle Targhe Tenco come “Miglior disco in assoluto”; lo stesso anno si tuffano in un tour fatto di oltre 50 date a fianco di artisti rinomati come Nada, Tricarico, Zen Circus, Paola Turci, Piero Pelù, Sick Tamburo, Nobraino e Massimo Zamboni. Nel 2015 creano Sento Cadere Qualcosa; Alessandro Fiori, giovane cantautore aretino, decide di produrlo senza riserve innamorato delle spiccate doti del gruppo che, come invasori del mondo musicale, riescono prima del lancio ufficiale del disco ad aggiudicarsi il Premio Ciampi 2014. A quel punto cosa accade? Si montano la testa? Sia mai, l’idea di fondo dei cinque ragazzi non varia, continuano a rincorrere le stelle in attesa di un futuro pronto ad abbracciarli.

Ho avuto il piacere di ascoltare l’ultimo album, mi ha colpito la sazietà sonora dei pezzi. Il viaggio dei cinque ragazzi sembra quasi intento a donare più direzioni all’ascoltatore, con una linea base di fondo con inciso lo stile del gruppo; elettronica, noise e lampi di psichedelia che, oltre a regnare nel suono, emergono anche dai testi.

Veniamo all’intervista, Pierfrancesco è stato così gentile da rispondere alle mie domande:


Pierfrancesco, Matteo, Giulia, Luca, Jacopo siete in cinque, come vi siete conosciuti e come è nata l'idea di creare un gruppo?
Le origini di questo gruppo risalgono ai tempi della pubertà, all'epoca solo due degli attuali membri erano già presenti e si può dire che, quello di allora, fosse totalmente un altro gruppo, rispetto a quello attuale. La Filarmonica Municipale LaCrisi si è stabilizzata con questa formazione dal 2013, con l’ingresso di Luca (batteria, basso, drum machine), nel corso della composizione di "Sento Cadere Qualcosa". Bisogna tenere conto che la nostra non è una band con una formazione ed una storia usuale. Nel corso del tempo siamo andati a selezionare più le personalità che i singoli strumenti, infatti molto spesso ci siamo ritrovati a sostituire il basso con un synth o un synth con un vibrafono, a seconda delle energie interne della band e, di conseguenza, anche i vari membri si sono trovati a ricoprire ruoli via via diversi, a seconda delle necessità. L'idea di fare un gruppo, comunque, nasce dalla necessità di condividere un’idea propria e talvolta, lasciare che sia qualcun'altro a portarla avanti al posto nostro, specialmente da un punto di vista compositivo, tralasciando quello competitivo. Poi c'è un aspetto professionale, la musica è anche un lavoro e la Filarmonica Municipale LaCrisi rappresenta quell'anche.


Ascolto musica da sempre, non sono in molti ad avere un nome così lungo, spiegateci l'idea che vi ha portato a chiamarvi Filarmonica Municipale LaCrisi...

Gli errori di gioventù si pagano. Da parte nostra, riteniamo il nostro nome come un brutto contenitore da riempire con oggetti man mano sempre più dignitosi. Ci sprona in questo senso e cerchiamo di affrancarcene volta volta, con composizioni antiteticamente più nobili. Questo, finché la voglia di avere una ragione sociale più semplice non avrà il sopravvento e allora, il discorso fino qui affrontato sarà semplicemente una ridicola scusante per un brutto nome.


Ognuno di voi suona uno strumento, riuscite a far combaciare le idee di tutti?
In realtà, non è del tutto vero: ognuno di noi suona più di uno strumento (dovremmo inserire uno smile-sorrisone per non sembrare boriosi). Il discorso è molto ampio, perchè con questa domanda si scende in un ambito un po’più tecnico. Come dicevamo, la formazione ha subito molte modifiche, mirate sempre a valorizzare le energie e il potenziale umano della band. Un aspetto bello dello stare in un gruppo, per come noi lo viviamo, è quello di mettere a disposizione del gruppo le idee del singolo. Ovviamente, spesso, le nostre idee sono anche parecchio divergenti e il gioco sta appunto nel riuscire a trovare il punto di incontro più vicino alla poetica della band,
ma chiaramente Manuel Agnelli ti direbbe il contrario.


Come nascono le vostre canzoni, chi si occupa della parte musicale e chi scrive i testi?
Non abbiamo mai avuto una tecnica compositiva univoca ed è cambiata molto, album per album. Da Sento Cadere Qualcosa ad oggi, l'urgenza nasce perlopiù da uno stimolo armonico più legato a un tema strumentale o ad un giro di accordi; in altri casi una struttura “canzone" chitarra e voce, viene presentata candidamente al gruppo e poi, aggredita dal branco, fino a farle raggiungere la forma che più ci piace e pare. I testi delle canzoni sono scritti da me, fatta eccezione per Mondo alla Rinversa e E Pace che si trovano in Sento Cadere Qualcosa, scritte da Nella Emilia Maria Rocchiccioli (nonna 96enne di Pierfrancesco).


Quale genere sentite vostro e quali sono i gruppi che hanno ispirato il vostro modo di fare musica?
Da un po' di tempo, a chi ce lo domanda, ammettiamo di non saper rispondere. C'è elettricità ed elettronica, psichedelia, forma canzone e sprazzi di noise, danza e staticità. Detto così è affascinante, ma potrebbe essere anche un bel troiaio (caos, per i meno avvezzi). Ci sono, tuttavia, un sacco di gruppi e musicisti che ci hanno ispirato, tra i tanti: David Bowie, Talking Heads, TuxedoMoon, Penguin Café Orchestra, Kraftwerk, Art of Noise, gli italianissimi Mariposa, un certo cantautorato, accennato con echi non sostanziali, che va dal Battisti (più o meno Panelliano) a Ciampi e Lauzi. Tra i più recenti ci piacciono tanto gli Animal Collective e le Tune Yards.  Alessandro Fiori (che ha anche prodotto Sento Cadere Qualcosa) e Flavio Giurato.

 
 

Parliamo del vostro ultimo album "Sento Cadere Qualcosa", come nasce questo album e qual è il messaggio che volete trasmettere?
Sento Cadere Qualcosa ha avuto una nascita naturale e spontanea, poteva essere solo così come è. Le linee melodiche, i temi, le strutture (che sono i punti caratterizzanti di un brano) sono nati in pochissimo tempo e, così come erano nei provini registrati in sala prove, in larga parte sono rimasti anche nel disco. E' nato in un periodo di forte cambiamento del gruppo, e il punto di apertura e di chiusura di questo cambiamento è stato rappresentato dalla bella collaborazione e amicizia con Alessandro Fiori, che ha prodotto questo disco in maniera professionale, giocosa e strabiliante.


Svelateci cosa sta dietro al pezzo "Spara al coniglio"...
Un gioco... oppure il presagio della fine di un qualcosa di serio e già finito. In ogni caso affrontato come un gioco.
Quindi, a ben vedere, sì, un gioco.


Diteci un po' quali sono i vostri progetti futuri e se sono previste collaborazioni di rilievo o date speciali.
Dopo il concerto di Prato prenderemo un periodo di pausa dailive ed entreremo nella fase prettamente compositiva in vista di un prossimo lavoro. Sicuramente il gruppo cambierà ancora, ormai abbiamo capito che una delle nostre prerogative è il rinnovamento costante (non ci riferiamo a nessun abbandono da parte di alcun membro) e la fatiscenza, dalla quale siamo tutti molto affascinati (ci riferiamo al possibile abbandono di qualsiasi strumento, a nostro insindacabile giudizio).


Cosa vi aspettate dal concerto che farete ad Officina Giovani?
Il posto è bellissimo, con tutte quelle strutture orizzontali e verticali, i maniglioni alle pareti, i binari e i ganci rossi che pendono dal soffitto. Non ci abbiamo mai suonato ma qualche concerto l’abbiamo visto. Siamo felicissimi di suonarci.
Ci aspettiamo di fare bella figura, perché saremo elegantissimi, perchè ci saranno i Solki (davanti a cui non vogliamo fare figuracce) e perché ci sarà sia Serena Altavilla che Erika Errante, rispettivamente attrice e regista di Chi Sceglie Cosa, il nostro ultimo video ufficiale


Vi ringrazio di cuore ragazzi, vi faccio un grosso in bocca al lupo, vi rinnovo i complimenti e ci vediamo il 24 febbraio ad Officina Giovani!
Noi ti ringraziamo tanto e saremo contenti di vederti il 24.

Evento FB concerto Filarmonica Municipale LaCrisi @ Officina Giovani



Sito Internet Filarmonica Municipale LaCrisi

Pagina FB Filarmonica Municipale LaCrisi



 

 

Santino D'Accardi - ERBA magazine

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Ultima revisione della pagina: 3/4/2017

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