Il capriccio e la ragione - Museo del Tessuto

Dal 14 maggio 2017 al 29 aprile 2018

Scena conviviale Giuseppe Bonito, sex. XVIII, seconda metà olio su tela  Firenze, Collezione Giovanni Pratesi
 

Porcellane cinesi e tessuti dai motivi orientali, la riscoperta dell'arte classica, l'avvento del pensiero razionalista che si riflette sulla moda del tempo: tutti i temi dominanti del diciottesimo secolo sono i protagonisti di Il capriccio e la ragione - Eleganze del Settecento Europeo, mostra organizzata dalla Fondazione Museo del Tessuto di Prato con la preziosa collaborazione del Museo della Moda e del Costume delle Gallerie degli Uffizi, del Museo Stibbert di Firenze e del Museo Studio del Tessuto della Fondazione Antonio Ratti di Como, oltre a istituzioni pubbliche e private e dallo sponsor principale ESTRA, holding toscana tra i primi dieci gruppi industriali per vendita di energia in Italia.

Dal 14 maggio 2017 al 29 aprile 2018 sarà possibile ammirare la collezione di oggetti che hanno rappresentato un secolo così complesso presso la Sala dei Tessili Antichi del Museo.

 
 
Tessuto con motivi giapponesi Francia, sec. XVIII, primo quarto, Lampasso di seta broccato in oro filato e ritorto, argento filato e ritorto  n. inv. AS92  Como,  Museo Studio del Tessuto, Fondazione Antonio Ratti

Esotismo

Già dalla fine del Seicento l'attività delle Compagnie delle Indie Orientali d'Inghilterra, Francia, Olanda e Danimarca permette a beni di lusso quali porcellane, tessuti e dipinti indiani, cinesi e giapponesi di giungere in Europa.

Nella prima parte della mostra troviamo quindi bellissimi tessuti con motivi decorativi di ispirazione orientale, segno della trasformazione del gusto avvenuta in occidente grazie all’Attività della Compagnia. Questo nuovo gusto si afferma anche nelle produzioni delle maggiori manifatture europee, come quella francese, e si riflette inoltre anche nell'abbigliamento: gli abiti e gli accessori esposti
testimoniano il lusso e l’eleganza della vita di corte.

 
 Gilet Francia,  1780-1785 Louisine di seta ricamata; applicazione di raso stampato e dipinto  n.inv. 13926  Firenze, Museo Stibbert

Arte classica

Proseguendo il viaggio attraverso il secolo si nota una riscoperta dell’arte classica che ispira i nuovi motivi decorativi. Oltre ai temi naturalistici ed esotici ora compaiono vedute classiche incorniciate da nastri e pizzi.

Il cambiamento di tendenza fu dovuto alle campagne archeologiche pubblicizzate dall'editoria dell'epoca. Su tutte le pubblicazioni spicca Le antichità romane di Giovan Battista Piranesi. Nei tessuti compaiono adesso motivi decorativi piccole vedute classiche incorniciate da rami, pizzi e nastri.

 
 Autoritratto  Élisabeth Vigée-Le Brun  1790 ca.; porcellana dipinta  Firenze,  Eredi Antonio Esposito – Galleria Antiquaria

Razionalismo

La parte finale dell’esposizione, che coincide con la fine del secolo, vede un alleggerimento della decorazione dovuto al diffondersi del pensiero razionalista. Siamo adesso nell'era del lume e della ragione, ogni "fantasia" è scacciata dalla logica e dal pensiero razionale - proprio come nello stile e nell'espressione estetica.

Grazie all'avvento del Secolo dei Lumi, la palette cromatica è ora caratterizzata da colori quali il bianco, il rosa e il celeste, e si manifesta in generale una certa sobrietà, in netto contrasto con i fasti e l'eccesso caratteristici del primo Settecento.


 
 

Il Capriccio e la Ragione ha la capacità di far immergere i visitatori nell'atmosfera del XVIII secolo. Le immagini tratte dagli affreschi di Tiepolo, proiettate sulle volte a crociera e gli specchi sulle superfici che ampliano lo spazio espositivo, ricreano un ambiente simile a quello delle grandi corti europee.

 

Sarah Grossi e Erika Alampi - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 29/1/2019

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