Nadia vi spiega GEM

 

Ciao a tutti, sono Nadia. Quest’anno, insieme a Miruna, Lisa, Simone, Samuele e Saverio, ho avuto la possibilità di partecipare ad uno Youth Exchange a Mérignac (Bordeaux) dal 13 al 20 aprile 2019; l’obiettivo del progetto era promuovere l’interculturalità e sensibilizzare i giovani al riciclo e, in generale, ad un’Europa “più verde”. Lo scambio è organizzato durante lo svolgimento del festival Quartier Libre, un’iniziativa che permette di partecipare a vari workshop: danza, graffiti, teatro, musica e tanto altro.

 
 
 

Abbiamo condiviso la nostra avventura con altri ragazzi provenienti da altri paesi tra cui Polonia, Francia, Spagna, Germania e Romania: le differenze culturali e linguistiche non ci hanno spaventati, come tanti potrebbero pensare, ma sono state solo un incentivo per mettersi alla prova, andare oltre ai nostri limiti ed imparare che la differenza è l’unica uguaglianza che ci accomuna. 

Durante questa settimana abbiamo vissuto tutti insieme in un liceo locale all’interno del quale ogni secondo è stato buono per conoscersi, confrontarsi, aiutarsi e condividere la quotidianità. La lingua veicolare era l’inglese: non tutti lo sapevano e lo capivano ma con l’impegno e la buona volontà ci siamo ritrovati a parlare tutti insieme di argomenti anche più complessi. Oltre a partecipare ai vari workshop, abbiamo avuto la possibilità di scoprire la città che ci ha ospitati e le sue zone limitrofe: abbiamo visitato il Darwin Center, siamo saliti sulla Dune du Pilat (il paesaggio mozzafiato vale tutta la fatica che uno deve fare per salire!), abbiamo passeggiato sulla riva dell’Oceano dando una mano al nostro ambiente raccogliendo la plastica presente sulla sabbia e ci siamo rilassati passeggiando per il centro di Bordeaux (da non perdere le Miroir d’eau). Insomma, non ci siamo fatti mancare proprio niente (e non ce ne siamo pentiti!).

 
 
 


E’ difficile spiegare a parole ciò che mi ha lasciato questa esperienza: va vissuta per capirlo. Sicuramente sono cambiata, sono cresciuta, mi sono messa alla prova e ho sfidato le mie paure. Vivendo questi momenti ho ritrovato una speranza, quella di poter far capire agli altri che dobbiamo spogliarci dai pregiudizi, che non ci sono razze, che ognuno di noi ha qualcosa che lo accomuna anche agli altri paesi e/o alle altre culture: basta cercarlo, basta considerare il mondo che ci circonda come un insieme di possibilità da vivere e iniziare a guardarlo con occhi pieni di armonia, unione, voglia di collaborare. 


Nadia

 
 
 
Ultima revisione della pagina: 8/8/2019

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