Atto di protesta

Il nuovo album dei 'The Nion'

 
Fonte: www.deezer.com

La band toscana sabato 5 marzo in concerto ad Officina Giovani a Prato


Sono trascorsi poco più di due anni da quando The Nion uscirono con il loro primo EP "Il Re", nel frattempo, nella band è entrato un nuovo chitarrista e i quattro ragazzi toscani si sono portati a casa un paio di contest (fra tutti, ricordiamo il "Revolution of the bands" di Marostica (VI) del 2014 e il "Santomato Live" di Pistoia del 2015), continuando a suonare in giro e a fare dell'ottimo rock.

Ed eccoli adesso ritornare con "Atto di protesta", CD contenente dieci brani nuovi di zecca. Sebbene si senta ancora (ciò è inevitabile) il legame del gruppo con mostri sacri degli anni 90 quali Pearl Jam, Stone Temple Pilots e via dicendo, stavolta The Nion sembrano aver consolidato la loro identità. E questo emerge in maniera chiara e netta.

Dopo aver ascoltato "Il Re" li avevo "criticati" per l'assenza di un pezzo "strappamutande", ovvero una canzone che desse un'impronta vigorosa e decisiva al disco, garantendo quella marcia in più fondamentale per emergere dall'anonimato.

Beh, in "Atto di protesta" c'è l'imbarazzo della scelta. Fin dalle prime due tracce "Striscia", seguita a ruota "La mia parte migliore", il gigantesco balzo in avanti della band è evidente come l'attuale supremazia dei Warriors in NBA. Si arriva poi ad un brano davvero notevole, "V", riferito alla graphic novel, divenuta poi film di successo, "V per Vendetta". La canzone è molto bella, sia nella musica che nel testo, e il disco comincia davvero a macinare.

Passando per un altro pezzo formidabile, "E così sia", si giunge a quello che a detta mia e di molti altri, è il vero "pezzone". Sto parlando di "Il diario di Rorschach". Anch'essa ispirata a una graphic novel (Watchmen), è una canzone davvero trascinante, con un gran tiro e un ritornello che ti si piazza in testa come fa sul tuo maglione il profumo di una bella ragazza dopo una serata trascorsa insieme.

Si continua alla grandissima con "Dio della guerra", "Finalmente domenica" e una splendida cover di "Se perdo anche te", cantata nel 1966 da un ragazzotto di nome Gianni Morandi.

Il disco si conclude dolcemente con la voce e chitarra di Phil che ci delizia con "Sei", invitando senza dubbio allo strusciamento. Questo è "Atto di protesta". Questi sono The Nion.

Sabato 5 marzo suoneranno a Officina Giovani e vi conviene esserci, sia per non perdervi quella che sarà un'altra grande performance live del gruppo, sia per accaparrarvi il loro ultimo cd.

 


 
 

 

Iacopo Innocenti - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 10/1/2017

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