Parlando di donne

Le tante 'radici'della Festa internazionale della donna

 
Alice Munro
Fonte: www.nb.no

La festa della donna ha una genesi confusa, o meglio, tante radici. Non è riconducibile solo al famoso incendio che avvenne nel 1911a New York nella fabbrica Triangle, in cui persero la vita anche molti uomini, ma pare abbia origini più radicate e risalenti a qualche anno prima.

Sicuramente ha da sempre avuto connotazioni politiche e sociali, di riscatto. È interessante leggere
tutte le tappe che hanno arricchito e connotato questa festa che ha caratteristiche e storie diverse a seconda del paese in cui è celebrata. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'impegno e la tenacia delle donne durante la guerra fu riconosciuto e per la prima volta l'8 Marzo del 1946 in Italia, la festa vide la nascita del suo simbolo: la mimosa.

Ci sono voluti i moti femministi degli anni '70 per sancire un definitivo riconoscimento del ruolo della donna a livello sociale e politico, di pari dignità ed equità, con moti di protesta e manifestazioni che hanno visto numerose volte l'intervento delle forze dell'ordine, mandate a
calmare gli animi rivoluzionari di quelle donne pronte a tutto pur di far riconoscere i propri diritti.

E oggi la situazione com'è? Le donne hanno davvero acquisito i diritti per cui hanno tanto lottato? No. Non è così nel mondo occidentale e siamo distanti anni luce in altre parti del mondo, purtroppo ben più arretrate e oscurantiste da questo punto di vista. Riconoscere i diritti di una donna non significa omologarla all'uomo, non significa nascondere o non vedere le differenze che la rendono femmina e non maschio, non significa metterla sullo stesso piatto della bilancia, ma elevarla. La donna va elevata. Il potere, la sensibilità, la forza, la determinazione, la pazienza, il coraggio, sono tutte doti che vanno illuminate, riconosciute, esaltate. 

 


 
Frida Kahlo
Fonte: www.turiscalabria.it

La donna è madre, lavoratrice, moglie, focolare domestico. Questo nel migliore dei casi, quando la vita gliene dà la possibilità. In tutte le lotte condotte per acquisire diritti, di tutti i tipi, il nodo centrale è la possibilità di scelta. La libertà di scelta, nel rispetto degli altri, sta alla base della rivoluzione globale che in molti sperano: un mondo dove non ci sarà più bisogno di etichette, di uguaglianza sostanziale, ma equità sociale, in cui le differenze verranno protette ed esaltate e non soffocate o represse. In cui ognuno potrà dire: "Questo sono io". Punto. Se non causa danno al prossimo, il problema non sussiste. Ed è in questo giorno, scelto come festa, come simbolo, che vorrei ricordare alcune donne che hanno reso il mondo un posto migliore, più variegato, più interessante e bello, più vero.

Alcuni esempi di queste donne:
Alice Munro 
Frida Kahlo 
Lili Elbe
Madame Vigée-Lebrun
Tamara de Lempicka
Malala

 

 

Francesca Rinaldi - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 10/1/2017

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