"Le mi Paian Novelle", cinque favole rivisitate con ironia e goliardia

Una serata al Politeama pratese con la 'rivista 2016' del Buzzi

 
Locandina dello spettacolo 'Le mi paian Novelle'
Fonte: www.notiziediprato.it

Le Pagliette in scena al Politeama Pratese


Ritornano in scena le Pagliette del Buzzi, dopo un anno di stop, con la 'Rivista 2016'. Sono stati quattro giorni di ironia allo stato puro, dal 10 al 13 marzo con doppio spettacolo domenicale, il tutto in una cornice d'eccellenza, il Teatro Politeama pratese.

Nate nel 1947, le Pagliette con il loro stile e la loro simpatia cercano sempre nelle loro commedie di esaltare i lati più caratteristici di questa città e di strizzare l'occhio agli aspetti meno positivi.

In "Le mi Paian novelle" hanno raccontato con ironia e goliardia le favole tradizionali riadattandole ai temi dell'attualità pratese e della politica e scherzando anche sugli aspetti della città che funzionano un po' meno. Racconta il nonno alla nipote...

C'era una volta Cappuccetto Rosso che andava a trovare la nonna e la mamma gli raccomandava di stare attenta ai pericoli del centro storico. Biancaneve, regina dello spaccio al Serraglio, con alle dipendenze i sette nani pusher. Il Principe Azzurro di Cenerentola si innamora di lei durante la festa al Castello dell'Imperatore, naturalmente lei scappa e perde la scarpetta - che non poteva essere che del 'Piumi' negozio storico pratese - che poi il Principe deve fare indossare a tutte le damigelle del regno. All'inizio del secondo tempo entra in scena la Bella Addormentata facendo emozionare tutti. E infine la magia della Pagliette 'Verdi e nere' con la canzone finale che è proprio "Le mi paian Novelle".

Tanti i personaggi legati alle favole tradizionali e hai cartoon che facevano incursione sul palcoscenico, da Peter Pan a la strega di Hansel e Gretel, da Shrek a Pinocchio.

Scritto da Stefano Caprilli e Luca Cerbai con la regia di Luca Managlia. Musiche arrangiate da Andrea Benassai, mentre le coreografie quest'anno sono state curate da Eric Basso, i fondali da Mattia Badiani oltre che da Alessio Vallotti, la costruzione delle scene da Simone Leoni e Claudio Chiti, i costumi Marco Dominici e Andrea Cioni.

Lo spettacolo ha avuto il patrocinio del Comune di Prato e il ricavato delle quattro serate è stato destinato per finanziare alcune realtà pratesi tra cui il Museo del Tessuto, il Teatro Politeama, l'Avis di Prato nonché l'Istituto Buzzi. Tra Cambi di coreografie, canzoni, balletti - tra cui quello delle Cenerentole ed il Tango Peloso del Lupo - due ore e mezzo sono volate tra risate ed allegria, riuscendo comunque a riportare l'attenzione sui temi più attuali di Prato, ma senza cadere nella polemica.

Tanti gli spettatori ed un'ovazione di applausi per uno spettacolo che mancava alla città e a chi la conosce e la ama.

 


 
 

 

Sara Scardigli - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 10/1/2017

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