Un italiano al fronte

Recensione del libro 'Il combattente' di Karim Franceschi

 
Fotografia di Karim Franceschi
Fonte: mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.com

Storia dell'italiano che ha difeso Kobane dall'Isis


Partire per un ideale, per un sogno, partire per sottrarsi alla codardia di vivere comodamente mentre un mondo là fuori muore; partire per rischiare tutto, per non morire, per trovare un senso nuovo alla propria vita, diverso dal docile e comodo vivere quotidiano.

Questa è la storia di Karim Franceschi, 26 anni, italiano di Senigallia, nato a Casablanca da padre italiano ex partigiano e madre marocchina, partito nel 2014 per Kobane con un progetto umanitario, finendo per arruolarsi nell'YPG, le Unità di Protezione Popolare del Kurdistan (milizia curda di ispirazione socialista) contro l'esercito del Califfato.

L'avvincente cronaca scritta in collaborazione con il giornalista Fabio Tonacci ha la forma di un racconto realistico, un confronto con una quotidianità rovinata dalla guerra. Karim mette in primo piano i movimenti militari, le varie fasi degli scontri armati, i rapporti con i compagni, la paura e l'odio nei confronti del nemico, il sogno di una nuova autonomia. L'autore inoltre tenta di descrivere le peculiarità della cultura curda in cui si trova perfettamente inserito e giustifica la loro motivazione inesauribile al combattimento con la volontà di lottare per un'autonomia politica e per una società più libera e democratica.
 
La particolarità risiede appunto in questo: Karim riconosce l'ingiustizie della guerra e le atrocità che da essa derivano, ma al tempo stesso vede (come il popolo curdo stesso) una possibilità in tutto questo. Possibilità di un mondo nuovo, dove coloro che non sono riconosciuti diventeranno padroni e sovrani di se stessi; possibilità che fa vivere, che dà la forza per opporsi al nemico e reclamare la propria terra, la propria cultura.

Così tutto torna, anche l'atto eroico è il risultato di precise convinzioni politiche e ideali che, oltre a sortire i suoi effetti nel 'vero' e tragico mondo, impattano in un piccolo universo 'comodo', il nostro occidente, sempre più lontano dalla consapevolezza dell'altro e per questo incapace di riappropriarsi di sé.


Parte dei proventi delle vendite del libro saranno devoluti alla ricostruzione di Kobane www.helpkobane.com





 
 

 

Giulio Chiasserini - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 20/7/2016

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