Movetrack: visione/suono/movimento

Trame d’arte

 

“Tutto avviene come se l’intenzione dell’altro abitasse il mio corpo o come se le mie intenzioni abitassero il suo”. (M. Merleau Ponty, fenomenologie della percezione, 1972)

Lo spettacolo di teatro-danza messo in scena nelle suggestive sale del  Palazzo Buonamici il 26 luglio, all’interno del festival Panachè a cura di ZTT, è un intreccio di menti e corpi in musica e movimento.

Gli spettatori vengono coinvolti direttamente nell’opera teatrale, infatti all’inizio viene consegnato un  doppio foglietto: uno con la frase/stimolo citata sopra e l’altro vuoto, che lo spettatore/attore deve riempire con una parola, una frase, un disegno, un’impressione scaturita dalla visione della prima performance di danza ed effetti video.
 
Lo spettacolo, a questo punto, si sposta dal corridoio alla sala centrale in cui le sedie sono disposte in circolo per favorire il raccoglimento. Un violoncellista e due danzatrici attendono istruzioni e via via vengono raccolte le idee e le impressioni degli spettatori che daranno lo spunto per uno spettacolo di danza e musica improvvisato. Tutto avviene in modo schematico e ordinato per favorire l’idea di uno scambio equo e continuo tra attori e pubblico e si ha la sensazione di partecipare insieme alla creazione di un’opera d’arte nel qui ed ora.
 
Le due attrici-danzatrici si muovono nello spazio alla ricerca l’una dell’altra; le loro idee e i loro corpi si trovano, si abbracciano, si separano, si scambiano dentro la partitura musicale.

L’improvvisazione crea stupore nello spettatore consapevole di star vivendo qualcosa che non potrà accadere un’altra volta, nello stesso modo. Fa riflettere sul dispiegarsi degli eventi, sul significato della vita e dell’arte. “Tutto scorre” diceva Eraclito, niente è lo stesso, tutto è in movimento e in costante mutamento.
 
L’arte è la rappresentazione della vita o e la vita stessa?
Forse è lo spettacolo vivente delle nostre relazioni, dell’intreccio di anime. L’arte si fa sempre insieme, è  una condivisione
tra particelle che si rispecchiano come monadi nell’universo nel momento presente.
 
Ideazione e regia: Sara Nesti
Performers: Sara Nesti e Virginia Gradi
Musiche eseguite da: Francesco Canfailla
Voce: Riccardo Goretti
Produzione: The Loom – Movement Factory
 
The Loom – Movement Factory, è un nuovo spazio per la ricerca, la produzione e l’insegnamento delle arti del movimento.
Oltre a proporre corsi settimanali e workshop mensili, The Loom ospita regolarmente spettacoli e rassegne di danza e teatro.
Panaché: Festival a cura di ZTT // Zone a Traffico Teatrale in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Prato.

 
 

 

Eleonora Mari - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 22/8/2016

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