Una serie (Netflix) di sfortunati eventi

 
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Ormai è un dato di fatto: le serie tv targate Netflix non finiscono mai di stupire! Avevamo già avuto un assaggio lo scorso anno, quando Stranger Things è diventato, nel giro di qualche mese, un vero e proprio telefilm cult, conquistando il cuore di grandi e piccini. Questa volta Netflix ci riprova, riuscendoci perfettamente, con un’altra serie affascinante e coinvolgente come non mai; tratta dall’omonimo romanzo di Lemony Snicket (pseudonimo di Daniel Hadler).

Sto parlando di Una serie di sfortunati eventi, una collana di brevi romanzi (quattordici in totale) di cui sono protagonisti tre giovani fratelli (Violet, Klaus e Sunny) rimasti improvvisamente orfani e casualmente affidati ad un losco individuo che si fa chiamare ‘Conte Olaf’, attore di dubbia bravura e abile furfante, il quale cercherà con ogni mezzo possibile, di mettere le mani sulla cospicua eredità dei tre fratelli, lasciatagli dai defunti genitori.

La serie si caratterizza per uno stile che sa conquistare subito visivamente lo spettatore; i colori e gli spazi ben definiti e simmetrici, ricordano un po’ la regia di Wes Anderson, ma riescono ad acquisire una propria identità. Le vicende seguono in modo pedissequo i libri, infatti, ogni puntata è divisa in due parti e ognuna di essa non fa altro che raccontare quello che succede in ciascun libro (un libro per due puntate). Finora sono uscite otto puntate che riguardano rispettivamente le storie narrate nei primi quattro libri. Il telefilm si distingue inoltre per una spiccata ironia, basata molto spesso sul no-sense ma che è in grado di risultare perfettamente credibile con il senso generale della storia e le avventure dei protagonisti. Gli stessi, sono qui rappresentati in modo molto caricaturale ma la loro psicologia risulta essere ben strutturata.

Quello che colpisce di questa serie tv, sono sicuramente i ragazzini, con una intelligenza decisamente spiccata rispetto alla loro età (anche la sorellina più piccola, Sunny, che ha solo pochi mesi di vita, risulta essere una spanna sopra agli adulti). I “grandi” sono qui descritti come persone totalmente incapaci, facilmente ingannabili e privi di senso della realtà. Tutte queste caratteristiche sanno inserirsi in modo coerente nella narrazione, dando vita a dei bellissimi momenti comici.
Una serie di sfortunati eventi, infatti, mette proprio in luce il rapporto del mondo dei più piccoli con quello degli adulti, incapaci il più delle volte di comprendere le ragioni dei bambini, troppo spesso considerati “ingenui” e “innocenti”.

 
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Il genere è essenzialmente quello che si può definire “dark comedy”, poiché i fatti narrati, benché siano intrisi di tragicità, vengono affrontati in chiave comica, alleviando il peso che avrebbe avuto la trama di per sé. Anche la sigla, che anticipa le terribili avventure dei fratelli Baudelaire, risulta essere comunque leggera e, a tratti, quasi divertente. La serie è certamente studiata per un pubblico giovane e ciò lo si evince dal modo in cui ogni puntata è strutturata e da come vengono dipinti i personaggi; lo stesso Conte Olaf (interpretato dal magistrale Neil Patrick Harris, conosciuto principalmente per il ruolo di Barney nella sitcomHow I Met Your Mother) che è il “cattivo” dell’intera serie, risulta essere comunque un personaggio un po’ agli antipodi rispetto al classico antagonista, perché spesso e volentieri compie delle azioni al limite della comicità.

Quello che secondo me manca, forse, a questo telefilm, è un po’ più di ritmo; le puntate, pur essendo ben strutturate dal punto di vista della sceneggiatura e della trama, a volte risultano essere ripetitive e finiscono con l’avere un finale scontato, “già visto”. Ciononostante rimane un prodotto degno di essere fruito e comunque ottimo, soprattutto perché il finale lascia aperte infinite possibilità di interpretazione e arriveremo alla fine con un sacco di interrogativi (ma per questo non vi preoccupate, perché Netflix ha già annunciato che ci sarà una seconda stagione!).

Insomma, Una serie di sfortunati eventi vi piacerà sia se siete appassionati di libri, sia se non li avete letti: è un telefilm che almeno una visione se la merita in ogni caso!


Per maggiori informazioni su Una serie di sfortunati eventi

 

 

Eleonora Giovannini -ERBA magazine

Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 24/1/2017

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