La musica indie internazionale a Officina Giovani: Ofeliadorme e Verdiana Raw

Venerdì 10 febbraio due gruppi del panorama alternativo italiano e internazionale

 
Il gruppo Ofeliadorme

Ofeliadorme

Sognanti e malinconici, sensuali e poetici, il sound è elettronico ma non rinuncia alla forma canzone, gli Ofeliadorme sono una band di Bologna apprezzata all’estero con due dischi all’attivo, All Harm Ends Here del 2011 e Bloodroot del 2013, e una serie di EP e 7. La loro musica non si può definire in modo univoco e si snoda tra svariati generi (dream-wave, shoegaze, alt-rock, elettronica, da Bjork ai Portishead a PJ Harvey passando per Ian Curtis, Low e HTRK).  

Il 17 marzo, con distribuzione Warner Music Italia, uscirà il loro ultimo lavoro Secret Fires, registrato e prodotto da Howie B., produttore internazionale che vanta collaborazioni con artisti del calibro di Bjork. La band è considerata una delle proposte più raffinate del panorama indipendente italiano. 

Francesca Bono, voce del gruppo, chitarrista e autrice del testi. Partiamo con te dal nome, che è particolare, Ofeliadorme. Da dove deriva e che legame ha con i vostri testi e la vostra musica?
Il nome è ispirato a Ophelie, una poesia di Rimbaud, che piaceva molto a un mio compagno di band e che parla dell’Ofelia shakespeariana la quale, come tutti sappiamo, muore. Di conseguenza all’epoca, nel 2008, avevamo pensato di chiamarci solo Ofelia, ma poi l’abbiamo deciso per Ofeliadorme perché nella nostra visione Ofelia era solo addormentata. Ha, quindi, dei riferimenti letterari... come la nostra musica e i nostri testi. Questo è un aspetto importante del nostro lavoro. Avendo fatto la libraia per molti anni ho un forte legame con i libri e la letteratura. Inoltre questo nome poetico si sposa bene con le nostre atmosfere che sono molto sognanti, introspettive, ed è anche un omaggio alle donne.

A quali gruppi o generi vi ispirate?
Ci piace ascoltare moltissima musica, ma le band che si sposano maggiormente al nostro sound sono legate da una parte al cantautorato e dall'altra all’elettronica, ambient, trip hop (Massive Attack ecc...) ma ci sono anche delle influenze che derivano dallo shoegase e dalla new wave nelle sue varie declinazioni, rimanendo comunque sempre abbastanza legati alla forma canzone. Noi infatti siamo in tre: batteria acustica ed elettronica, una parte elettronica con vari sequencer e sintetizzatori e la chitarra. Ognuno ha i suoi gusti e le sue preferenze. Io, ad esempio, sono appassionata al vecchio rap americano.

The tale, vostro ultimo lavoro uscito nel 2014, in cosa si differenzia dagli altri album?
Prima di tutto perchè è completamente elettronico, diversamente dagli altri. E' costituito da quattro pezzi ispirati alla favola di 'Amore e psiche'. Quel periodo è stato molto importante perché abbiamo fatto una cover completamente elettronica che è uscita su Rolling stone e, a cavallo dei due lavori, abbiamo consolidato la collaborazione con Howie B., un produttore scozzese molto famoso che ha lavorato anche con Bjork, Marlene Kuntz e Casino Royal e che da tre anni è anche il nostro produttore. Grazie a lui abbiamo trovato una nuova strada e dato una svolta alla nostra formazione e al nostro sound che ci ha portato al prossimo album (per noi quello migliore) che uscirà a marzo, Secret Fires.

Ho letto che avete fatto tournè all’estero (Francia e Inghilterra) e quindi volevo sapere se avete notato delle differenze (immagino di sì!) e se il vostro genere viene maggiormente apprezzato in un posto rispetto a un altro, anche rispetto all’Italia.
Noi siamo molto fortunati perché viviamo a Bologna, una città molto prolifica da un punto di vista musicale, ma ogni volta che usciamo da Bologna la situazione si fa un po’ più critica. In Italia, in genere, la musica “indipendente” ha ancora un pubblico molto ristretto. In Inghilterra e in Francia, invece, c’è un’attitudine e una storia diversa. Le persone sono più abituate e interessate a sentire i live e lì la nostra musica funziona bene. Abbiamo anche suonato in Cina e quest’anno andremo la prima volta in America. Non ci si deve scoraggiare. Noi siamo stati apprezzati da Howie B. e questo ci fa capire che non si deve mai smettere di crederci!

 

Verdiana Raw

Verdiana Raw è una personalità poliedrica e un’artista a tutto tondo: cantautrice,  musicista (violino), musicoterapeuta, attrice e performer. Ha all’attivo due album: Metaxy e Whales Know The Route; una Nomination al Premio Tenco 2016 nella sezione "Album in assolutodell’anno" e nel marzo 2017 suonerà al South by Southwest Festival di Austin, uno dei più importanti per la musica di tutto il mondo.

Il sound del primo album è contraddistinto da piano e voce evocativi ed onirici, dall'incastro di voci e chitarre delicate, con accenni percussivi e un richiamo alla musica antica e folk. L’ultimo disco, invece, c’è un nuovo approccio alla scrittura dei testi e ad un uso più consapevole delle potenzialità espressive della sua voce, più focalizzata sulla forma canzone. Il concept del disco ruota intorno al totem della Balena, che rappresenta la memoria millenaria del mondo, la voce delle emozioni profonde ed autentiche, l'istinto e l'ascolto del proprio suono e del proprio cuore, che Verdiana paragona alla forza femminea che sfocia nella maternità.

A seguito dell’uscita di Metaxy, il suo primo album, ha dato molti concerti in Italia e all’estero, le sue collaborazioni ed esperienze sono molteplici e coinvolgono varie forme d’arte; da segnalare la partecipazione al Wave Gotik Treffen di Lipsia del 2014,  la colonna sonora del film d’esordio di Marco Cei 'Vitrum' (fra gli attori anche Carlo Monni) e la sigla della webserie Darkness beside

Inoltre collabora con danzatrici contemporanee, in particolare con la performer Luciana Stefani, con la quale crea la performance “Controluce”. E’ cofondatrice nel marzo del 2015, insieme a Teresa Maria Partenope Vitelli ed Elisa Romanelli, dell’Associazione Museo Art Brut Firenze per la quale crea eventi ed iniziative volte all’esplorazione dell’Art Brut e di nuovi modi di pensare e fare arte.

La formazione che accompagna Verdiana Raw dal vivo, vede alla chitarra Antonio Bacchi, Fabio Chiari alla batteria, Erika Giansanti alla viola, Eric Pistolesi alla chitarra, Paolo Favati al basso. 

 

 

Intervista e articolo a cura di Eleonora Mari - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 10/2/2017

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