Bill Viola - Rinascimento Elettronico

A Palazzo Strozzi fino al 23 luglio

 

Bill Viola, il cui nonno era di origini italiane,  nasce a New York nel 1951 e frequenta il College of Visual and Performing Arts presso la Syracuse University, dove inizia la sua carriera nel mondo della videoarte.

Lavora a Firenze dal 1974 al 1976 come direttore tecnico della galleria art/tapes/22, uno dei quattro centri nostrani di produzione di videoarte che proprio in quegli anni hanno segnato la storia italiana di questo mezzo di espressione e comunicazione.

Le sue collaborazioni hanno incluso il Grande Museo del Duomo, il Museo di Santa Maria Novella, le Gallerie degli Uffizi e le città di Empoli e Arezzo.

 

Derya - Impressioni sulla mostra e recensione di "Inverted Birth"

Ho vissuto dei momenti interessanti a Palazzo Strozzi: ho passato quasi tre ore della mia vita ad ammirare e comprendere l'arte, oltre che a scoprire un artista. Di chi parlo? Di Bill Viola. 

L'esibizione comprende moltissimi elementi diversi quali l'energia della natura, la morte e la rinascita. Si può vedere l'influenza della natura in quasi tutti i suoi lavori (specie quelli che comprendono acqua e fuoco) - Ho amato vedere tali elementi usati in un'opera artistica poiché, secondo me, riescono a rappresentare contemporaneamente la presenza e l'assenza. Secondo la mia visione, l'acqua rappresenta la vita, il fuoco rappresenta l'aldilà, evocando l'inferno - potevo quasi sentire il calore del fuoco sulla mia pelle mentre osservavo l'installazione. 

Molti tendono a vivere come se non dovessero mai morire, cercando di non pensare alla morte, ma durante la mostra è impossibile non guardare certe creazioni e non pensarci. È stato, lo ammetto, piuttosto inquietante ma allo stesso tempo, a suo modo, molto affascinante e di forte impatto.

Inverted Birth

Così come molte installazioni rimandano alla morte, tante altre parlano della nascita, tra cui quella per me più impressionante e indimenticabile, "Inverted Birth", la Nascita Invertita.

Secondo la mia interpretazione, quest'opera rappresenta la difficoltà di venire e restare al mondo di ognuno di noi: un uomo è in piedi, e c'è del liquido sul pavimento. Questo inizia poi a salire verso l'alto sempre più velocemente. All'inizio, si tratta di sangue. Dopo poco, questo si trasforma in latte e infine in acqua. 

La nascita: il sangue rappresenta il momento dell'arrivo nel mondo, ma anche della violenza. Dopo la nascita, il bambino ha bisogno di latte per sopravvivere e, in seguito, di acqua. Il video rappresenta, in sostanza, l'essenza della vita umana.

 
 

Erika - Impressioni sulla mostra e recensione di "The Path"

“Rinascimento Elettronico” di Bill Viola è un’indagine sull’umanità.  L’artista infatti enfatizza i gesti, le sensazioni e il ciclo di vita umano, con rimandi alle opere classiche che lo hanno maggiormente ispirato. Il contrasto vita-morte e il mito di Narciso sono sicuramente tra i concetti che hanno maggiormente influenzato le sue installazioni: è il caso “Catherine’s Room” (2011) dove la luce che illumina la piccola stanza che si vede nell’opera e le azioni che Catherine svolge al suo interno costituiscono una metafora del ciclo vitale umano. Mentre il mito di Narciso è particolarmente evidente in “Surrender” (2011) e in “The reflecting pool” (1979)

Tra le particolarità: nella sezione Strozzina vi è un’interessante approfondimento fotografico sulla Firenze anni ’70, città in pieno fermento politico e culturale. Tra i protagonisti ritratti vi è un giovane Bill Viola che proprio in quel periodo si trovava a Firenze per lavoro.

The Path

L’installazione “The Path" (Going Forth by Day, 2002) è tra le opere di notevole impatto visivo: l’ambiente scelto è un sentiero di un bosco e la telecamera fissa riprende in slow motion il flusso di gente che lo attraversa. Le persone che percorrono questo sentiero rappresentano la varietà umana nella sua eterogeneità, vi sono famiglie, persone sole, bambini, esponenti di diverse etnie e gruppi sociali.
Tutti loro, però, sono accomunati dal fatto di ritrovarsi su quel sentiero e di percorrerlo nella medesima direzione, senza variazioni e interruzioni.


È il flusso della vita che scorre inesorabile nonostante noi, le nostre scelte, il nostro stile di vita e la nostre appartenenze sociali e religiose. Ricorda molto ciò che emergeva nel film The Three of life di Terrence Malick (2011), pellicola che faceva un parallelismo tra la nascita del mondo e la formazione della famiglia protagonista della storia. Nel film il sentiero era rappresentato da una spiaggia (anche l’acqua è tra gli elementi più utilizzati da Bill Viola nella sua produzione artistica) che veniva percorsa dai protagonisti e dall'umanità più varia, le cui differenze venivano azzerate dal fatto di ritrovarsi lì e di seguire “il flusso” degli eventi.

 
 

Sarah - Impressioni sulla mostra e recensione di "The Greeting"

"Rinascimento" non è solo un termine che qui indica un periodo storico artistico ben preciso, è anche una scelta significativa per il tema centrale - o meglio i temi - dell'esposizione a Palazzo Strozzi: la nascita, la rinascita, la morte, la vita, e tutti gli elementi che le determinano e le accompagnano.

"Elettronico" dal momento che la tecnologia informatica non può più essere vista come semplice strumento dell'uomo per velocizzare operazioni meccaniche e matematiche come l'organizzazione di un archivio, di un calendario, o l'esecuzione di un calcolo aritmetico. Le possibilità fornite da computer, schermi, proiettori, programmi informatici sono ormai impiegate non solo per valorizzare opere d'arte già create, ma anche per farne nascere (e in questo caso rinascere) di nuove, con potenzialità mai sfruttate prima.

 
"La Visitazione" di Pontormo a sinistra, "The Greeting" di Bill Viola a destra

The Greeting

Durante la prima metà del '500, Pontormo realizza "La visitazione", ovvero l'incontro fra Maria (incinta di Gesù) ed Elisabetta (incinta del Battista) mentre due spettatrici osservano dietro di loro (immagini speculari ma senza aureola delle due sante, ma loro identità è ancora incerta).

Nel 1995 Bill Viola realizza il video "The Greeting" della durata reale di 45 secondi, ma rallentato in modo da arrivare a 10 minuti. Nell'opera, due donne stanno conversando: lo slow motion consente di cogliere ogni loro espressione e gesto nei minimi dettagli. D'un tratto arriva una terza donna, che abbraccia una delle due e le sussurra all'orecchio: "Puoi aiutarmi...ho bisogno di parlare con te subito" - Tuttavia la presenza di un'altra spettatrice costringe a fare delle presentazioni di rito poco genuine e lievemente imbarazzanti. 

Il Rinascimento diventa qui a tutti gli effetti elettronico. Viola ha "incontrato" l'opera di Pontormo per la prima volta in una libreria in California, restando affascinato dalle idee e dai colori del pittore toscano - Ne è nata un'opera multimediale dall'innegabile fascino e profondità, che permette di osservare l'arte su più livelli, approfondendo la gestualità umana e le espressioni facciali non limitandole alla fissità artistica tipica della pittura.


 
 
  1. Impressioni Derya - Opera: "Inverted Birth"
  2. Impressioni Erika - Opera: "The Path"
  3. Impressioni Sarah - Opera: "The Greeting"

Sarah Grossi, Erika Alampi, Derya Kebapci - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 29/1/2019

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