La casa dei gatti


 

C’era una volta,
in una casa tutta grigia, una donna che aveva una figlia e una figliastra e questa figliastra la teneva come un ciuco da fatica. È il giorno del compleanno della sfortunata ragazza e la madre sembra non accorgersene minimamente; uno solo è il sogno della giovane: andare finalmente alla fiera. Ma ahimè, per colpa della pestifera sorella che fa di tutto per farla soffrire, viene mandata dalla madre a cogliere le cicorie, proibendole così di andare insieme a loro. La ragazza va tristemente nell’orto, ma al posto delle cicorie trova un enorme cavolfiore dalla polpa rossa e luminosa. Senza pensarci troppo, lo sradica da terra e al suo posto si apre un buco nero e profondo. Incuriosita dallo strano fatto, la ragazza cerca di spiarci dentro, ma cade giù nella buca e precipita finché non raggiunge una casa piena di gatti colorati…

Al Teatro di Rifredi è di nuovo tempo di favole: è con La casa dei gatti che si apre il quinto appuntamento del ciclo di spettacoli del teatro dei ragazzi e ad aprire le danze è il Paracadute di Icaro, già autore all’interno del cartellone della stagione di Rico, Trina e la lumachina e Chi ha paura dei mostri?!. Il regista Vincenzo Calenzo offre al suo pubblico di grandi e piccini uno spettacolo impreziosito dalla presenza di musica dal vivo, realizzata dall’Orchestra da Favola del Conservatorio L. Cherubini, e di video-animazioni con cui gli attori entrano in relazione, amplificando la magia dei sentimenti e dei significati in una favola musicata carica di vitalità.

Accolto alla fine con uno scroscio di applausi e dalle grida di giubilo dei bambini che ridevano divertiti quando i gatti saltellavano a passo di danza per incontrare i loro piccoli sostenitori, appare evidente il motivo del suo successo. La morale infatti è molto semplice: le buone maniere, la bontà d’animo, la gentilezza e la pazienza alla fine premiano sempre. Senza alcun bisogno di troppe parafrasi, il messaggio arriva direttamente al cuore e non può fare a meno di commuovere la vicenda della giovane protagonista che non smetterà mai, fino all’ultimo, di essere gentile con gli altri.

Ma soprattutto la storia diverte: le situazioni comiche e coreografiche che coinvolgono tutti i personaggi in una serie di danze alimentano la giocosità dei bambini e dei genitori, offrendosi come uno spettacolo adatto a tutta la famiglia, con insegnamenti genuini che non sono mai da dare per scontati. Una volta usciti dalla sala, si ha l’impressione di avere ancora un’eco della magia che abbiamo visto realizzarsi sul palcoscenico, facendoci avvertire dentro di noi l’impellente desiderio di fare un gesto di bontà.

La protagonista, rimasta orfana di padre e maltrattata dalla matrigna, riesce comunque a raggiungere, dopo tante tribolazioni, il suo lieto fine. È un tema ormai caro a gran parte delle favole che siamo abituati a conoscere e non c’è da sorprendersi a rivedere al suo interno echi della favola di Cenerentola o perfino di Alice nel paese delle meraviglie, soprattutto per quanto riguarda la caduta in un mondo alternativo in cui la protagonista è amata e rispettata, al contrario della realtà da cui cerca in tutti i modi di fuggire: una realtà da cui non si sente completamente accettata.

Molto emblematica è la “maledizione” sotto cui cade la casa della protagonista, un’intricata foresta di rovi che alla fine rinchiude la madre e la sorellastra pestifera in una prigionia nata dalla loro stessa avidità ed egoismo che non hanno mai permesso alcuna apertura verso i bisogni e le richieste d’aiuto degli altri: verranno lasciate da sole con il loro odio, il litigio una costante delle loro esistenze, celate dietro il velatino del palcoscenico mentre la proiezione dei rovi le oscura alla vista del pubblico, lasciando da sola la protagonista che si ritrova finalmente libera di vivere come più desidera.

 
 

Il Paracadute di Icaro
“La casa dei gatti”
Regia Vincenzo Calenzo
Coreografie Marta Checchi
Costumi Maria Giovanna Caselli
Musiche Edoardo Dinelli - eseguite dal vivo da L’Orchestra da Favola del Conservatorio L. Cherubini

 

Vittoria Mori - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

 
Ultima revisione della pagina: 12/2/2018

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