'La Bisbetica domata' e al Metastasio è subito Shakespeare


Foto tratta dall'archivio del teatro Metastasio dello spettacolo 'La bisbetica domata'
 

Shakespeare torna anche quest'anno nel cartellone del Teatro Metastasio con La Bisbetica Domata che è arrivata a Prato grazie a una produzione curata da Lugano in Scena e Teatro Carcano di Milano, per la regia di Andrea Chiodi.

La Bisbetica Domata è una delle commedie più controverse di Shakespeare, tacciata innumerevoli volte di sessismo e di essere stata scritta per mostrare la donna come succube del proprio marito, come un mero oggetto da esibire per la sua mitezza e totale obbedienza. Tutt'ora si dibatte su quest'opera, cercando di capire se Shakespeare fosse realmente interessato a dare questa visione della donna o stesse semplicemente facendosi beffa degli uomini che credono di poter trattare così la propria moglie.

La vicenda si apre con Christopher Sly, un ubriacone a cui viene fatto credere di essere un ricco Lord, che viene invitato da un paggio ad assistere ad una rappresentazione dal titolo La Bisbetica Domata.

Di questo adattamento, andato in scena la settimana scorsa, colpisce subito l'omaggio alla tradizione, con la scelta di avere un cast completamente al maschile, anche per i ruoli femminili, come era d'obbligo nel teatro antecedente la Commedia dell'Arte.

Come in un match sportivo, ogni attore diventa un giocatore - con tanto di numero e nome impresso sul retro della giacca - nella partita che decreterà il vincitore di Bianca (Rocco Schira), la giovane e bella figlia di Battista (Massimiliano Zampetti), che però non verrà concessa a nessun uomo finché qualcuno non sposerà sua sorella: la bisbetica Caterina (Tindaro Granata). Ecco allora che in campo entra Petruccio (Angelo di Genio), avido di denaro, si avventura nell'impresa di domare la scontrosa e irrequieta Cate, per impossessarsi delle sue fortune e dare così l'opportunità agli altri di contendersi la silenziosa Bianca. Caterina è l'unica, inizialmente, a non far parte di questo match, risoluta e provocativa nella sua t-shirt "Girls Support Girls" si oppone con tutte le sue forze, fisiche e verbali, al suo spasimante.

 
Foto tratta dall'archivio del teatro Metastasio dello spettacolo 'La bisbetica domata'
 

È però la parola, più che il gesto, la protagonista di questa commedia. Shakespeare infatti ci dimostra quanto la parola possa ferire, ingannare e plasmare le persone, tanto che, alla povera e fiera Caterina, non resta che spogliarsi delle proprie vesti di ribelle, arrendersi ed entrare a far parte, anche lei col suo nome e numero impressi sulla schiena, del match.

Incorniciati da una scenografia essenziale in cui fa da protagonista una particolarissima luce turchese, gli attori mettono in scena questa commedia con grande passione, che ha il suo climax nelle originali scene di canto sulle note di Love Me Tender e Magic Moments. Originale è anche l'idea di introdurre sulla scena oggetti contemporanei come t-shirt, biciclette, mazze da baseball e sigarette, è una scelta che consente non solo di dare una rilettura più attuale della vicenda ma dà modo anche allo spettatore di immedesimarsi e di rendersi conto di quanto, a distanza di oltre quattro secoli, quello che accade a Caterina sia ancora una questione attuale, di cui molte donne sono vittima.

La Bisbetica Domata è una commedia e come tale si ride, ci si diverte e si canta insieme ai giocatori di questo match, ma non si può far a meno di rimanere anche turbati di fronte all'inquietante cambiamento di Petruccio e Caterina che, una volta uniti in matrimonio, innescano una relazione in cui la moglie è umiliata, ricattata e trattata - letteralmente - come un cane dal marito-padrone.

Si ride di (e con) questi personaggi buffi e dei momenti comici che ci regalano (e sono tanti), ma non si può far a meno di rimanere turbati e impotenti di fronte al cambiamento di Caterina, che trova la sua massima espressione nell'agghiacciante monologo che conclude La Bisbetica Domata.

Nel cast, oltre agli attori già citati anche: Ugo Fiore (Lucenzio), Igor Horvat (Gremio), Christian La Rosa (Tranio), Walter Rizzuto (Ortensio).


 

Lavinia Alessi - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 28/2/2019

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