“Io mi sento a disagio”

Intervista a Celeste Gaia per il suo nuovo singolo

 

Celeste Gaia
 

Molti di voi se la ricorderanno per il brano “Carlo”, in gara nell’edizione del 2012 del Festival di Sanremo nella categoria giovani. Celeste Gaia ci aveva conquistato per la sua leggerezza e spontaneità, merito anche della sua voce limpida che ha sempre saputo raccontare con semplicità, ma in modo originale e personale, il suo mondo.

Sempre in quello stesso anno è uscito il suo primo album “Millimetro”, seguito dal singolo “Hai ragione tu”, che ha da subito riscontrato consensi di critica e pubblico. Un lavoro fresco e giovanile, spensierato, in cui la musica racconta di buoni odori, sentimenti, fiori e notti insonni; la magia di Celeste Gaia è sempre stata questa: saper emozionare parlando della bellezza che ci circonda con la voglia di non prendersi mai troppo sul serio, anche quando le canzoni affrontano temi più introspettivi. 

Dal 2013 era sparita non solo sui social, ma anche dal mondo della musica. Sette anni sono passati da quell’ultimo singolo e molti preoccupati si sono chiesti che fine avesse fatto. Sorprendentemente lo scorso marzo Celeste Gaia è tornata in possesso della sua pagina Facebook, annunciando l’apertura anche di un profilo Instagram, e nuovi progetti per il futuro. Il più importante è stato senza dubbio l’uscita, lo scorso 31 maggio, del suo nuovo singolo dal titolo “Io mi sento a disagio”. Un ritorno che ha piacevolmente fatto sorridere tutti, soprattutto i vecchi fan che negli anni non hanno mai smesso di ascoltare le sue canzoni. 

Noi di Erba Magazine abbiamo avuto la grande fortuna di poterla intervistare, ecco quello che ci ha rivelato. Che dire, ci era mancata proprio tanto!

 
Copertina singolo 'Io mi sento a disagio' di Celeste Gaia
 

Ti avevamo lasciata nel 2012, quando è uscito il singolo "Hai ragione tu". Cosa è successo da allora in questi sette anni? 
Riassumere questi anni non è semplice, ma cerco di farti un breve sunto. Dopo Sanremo ho finito gli studi e il giorno della mia laurea riceviamo brutte notizie riguardo lo stato di salute di mio papà. Decido di tornare a casa per stare vicino alla mia famiglia, purtroppo dopo appena tre mesi mio padre ci lascia. A 23 anni la mia vita è un po’ cambiata, purtroppo c’erano altre priorità e molti problemi da affrontare. Ho fatto svariati lavori in questi anni, anche a grandi livelli nel campo della comunicazione, ma non ho mai smesso di scrivere canzoni. 

Cosa ti ha spinto a riavvicinarti al mondo della musica dopo un'assenza così lunga? 
So che all’esterno non è facile da vedere, ma in realtà non mi sono mai distaccata completamente da quel mondo. Ho silenziato i social, non solo per rispetto nei confronti della mia famiglia che è sempre stata molto riservata, ma anche perché non volevo deludere le persone che mi seguivano. Volevo tornare ad espormi facendo uscire nuove cose, ma trovare il modo ha richiesto del tempo. Mentirei se ti dicessi che questo silenzio non mi sia pesato. Quello della musica è un ambiente complicato, non è facile farsi ascoltare.
Quello che mi ha spinto è la passione e anche chi non ha mai smesso di crederci, a partire dalle persone che mi hanno cercata in questi anni.

Lo scorso marzo sei tornata a parlare sulla tua pagina Facebook annunciando novità e progetti, tra cui il nuovo singolo "Io mi sento a disagio". Com'è nata questa canzone e quanto si differenzia dai tuoi precedenti lavori?
L’ho scritta due anni fa, volevo parlare di una sensazione personale ma che poteva essere anche di molte altre persone. 
Volevo farlo a modo mio, senza troppi schemi. Il lavoro di arrangiamento è stato completamente diverso rispetto al passato, insieme a degli amici abbiamo deciso di buttarci, non ci correva dietro nessuno quindi avevamo il tempo di fare ricerca. So che alcuni potrebbero non capire appieno questo tipo di scelta, che si discosta molto da Millimetro, dove tutto era molto acustico e suonato. Ma i linguaggi evolvono e qui sentivo la mia dimensione. 

 
Celeste Gaia
 

A quando il nuovo album?
Purtroppo, ora è presto per parlarne, le logiche del mercato sono un po’ differenti. Posso dirti che io non vedo l’ora e che di materiale e di canzoni importanti ce n’è per almeno sette di album. 

Sempre sulla tua pagina Facebook hai detto che tu stessa hai realizzato la copertina del singolo, possiamo dire che sei un'artista a tutto tondo! Sei riuscita a trovare una tua personale e precisa autonomia artistica?
Anche qui è stato un processo lungo. Da piccola ho sempre disegnato, dipinto e fatto sculture. Tutte passioni che però non sono molto remunerative.
Dopo la Laurea, mentre lavoravo già, ho fatto un master allo IED in fotografia, per usarla nel campo del marketing e della comunicazione. Poi ho iniziato a fare grafica da autodidatta, per proporre la demo di alcune mie canzoni. Da lì ho capito che poteva essere un altro modo di esprimermi, di far capire le idee che avevo in testa anche soprattutto legate alla musica. La spinta ad occuparmi in prima persona di questi aspetti (come la copertina del singolo) però devo essere sincera, me l’hanno data le persone che lavorano con me: a partire da Linda Negrini e Francesco Facchinetti. Io ho sempre avuto una certa remora a mostrare anche questo mio lato.

La tua ultima apparizione in pubblico è stata al festival di San Nolo. Cosa hai provato nel tornare a cantare su un palco dopo tanti anni?
È stato molto bello. Ho capito che non era cambiato nulla sul palco. Mi sentivo felice. Potevo essere di nuovo me stessa. 

 
Per conoscere meglio l'artista:
Pagina FB Celeste Gaia
Profilo Instagram celestegaiareal

Eleonora Giovannini - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 6/6/2019

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