Percepire la città, non solo passarci attraverso

Un workshop con l’artista Laura La Came a cura di CUT


Workshop a cura di Laura La Came
 

Una Call per selezionare giovani creativi under 35 per partecipare ad un insolito workshop a cura dell’artista Laura La Came (Laura Camelli) nell’ambito del progetto Mapping Soccorso a cura di CUT - Circuito Urbano Temporaneo. 

Laura Camelli nella vita reale postina, in quella fantasiosa ed artistica illustratrice, fumettista, suonatrice di ukulele, vive nel placido (leggesi “noioso”) paesino di Lamporecchio. Inizia la sua attività artistica all’età di 5 anni dipingendo insieme al fratello Stefano le pareti del salotto buono di casa Camelli. Dopo un lungo periodo di sperimentazione di stili, supporti, materiali e tecniche, approda all’acquarello e china proponendo nelle sue illustrazioni un’immaginario semplice, onirico, ironico. 

"Camminiamo senza fretta, portiamo a passeggio una tartaruga al guinzaglio" diceva Charles Baudelaire. E allora Abbandoniamo il nostro percorso quotidiano, immaginiamo una passeggiata in cui, invece di seguire il nostro iter abituale, iniziamo a vagabondare attraversando un quartiere, camminando non per arrivare a destinazione, ma per il gusto di farlo, per il gusto di scoprire luoghi mai visti. Questo l’obiettivo del workshop. 

I partecipanti, guidati dalla fumettista e illustratrice, andranno a creare un racconto collettivo del quartiere in forma di mappa. Un occasione per diventare “flâneur”, non semplice passante, ma ‘vagabondo osservatore’ che nel suo errare stabilisce una relazione particolare con la città, abitandola come se fosse la propria casa. Il suo percorso non coincide con il resto della moltitudine; quello che per il passante è un cammino predeterminato con una meta precisa, per lui è un labirinto che cambia forma ad ogni passo: si lascia guidare dal colore di una facciata, l’inquietante uniformità di alcune finestre, lo sguardo di una ragazza. Il suo percorso cittadino, quindi, non è solo un movimento nello spazio, ma anche una modalità della percezione: è osservazione, ascolto e lettura della vita metropolitana, con i suoi abitanti e i suoi spazi, ma anche dei testi che la città propone alla lettura e dei testi sulla città. Una lettura della città che è lettura dei suoi diversi strati, in cui residui e frammenti possono venire incontro all’osservatore, che li scopre come segni della discontinuità dello spazio che corrisponde a una discontinuità del tempo. Si tratta di “esperienza dello shock”, come lo definisce Benjamin, di continui urti del flâneur che cammina nella città.

Il Workshop è rivolto da un massimo di 10 partecipanti, si svolgerà presso il Quartiere del Soccorso a Prato nelle giornate 5/12/13 Ottobre 2019

La partecipazione è gratuita, ma c’è tempo fino al 30 settembre per rispondere alla Call ed essere selezionati per partecipare

Le tre giornate di workshop saranno così articolate:
Sabato 5 ottobre ore 9:00 / 13:00 - La flânerie | vagabondare urbano
Sabato 12 ottobre ore 9:00 / 15:00 - Developing Idea | Sviluppo dell'Idea
Domenica 13 ottobre ore 9:00 / 18:00 - Resulting | Realizzazione dei file definitivi

Il 14 ottobre andremo in stampa con il progetto collettivo “Soccorso Slow... Map”, che sarà presentato e distribuito all'interno del micro-festival Opening Soccorso | Suburb's Narration durante le esplorazioni di quartiere!!!!

 
Per informazioni ed iscrizioni contattare Stefania Rinaldi (3293233936; stefania_rinaldi@yahoo.it)
 

Il quartiere Soccorso di Prato…

Il quartiere Soccorso di Prato è una zona complessa della città sia per le caratteristiche urbane, la quasi totale assenza di spazi pubblici utilizzabili dalla collettività e una sempre più forte multiculturalità. Il Soccorso rappresenta una delle periferie della Città di Prato più vicine al centro storico. L’area si caratterizza per un’elevata densità abitativa sviluppata principalmente durante il boom economico che caratterizza Prato dagli anni '50, seguendo la sorte di altre zone della città interessate dalla peculiare identità di distretto industriale. Qui si concentrano gli insediamenti delle comunità di diverse nazionalità più numerose della città. In particolare i residenti stranieri nel quartiere sono aumentati del 32 % solo negli ultimi otto anni. La zona alle porte del centro storico, diventa quindi il quartiere multietnico per eccellenza con oltre 100 etnie presenti registrate all'anagrafe. Tanti, e di tutte le nazionalità gli stranieri che lo scelgono come dimora, innestando altri cambiamenti sul fronte sociale ed economico, con lo sviluppo di attività commerciali di tipo etnico e una presenza forte di stranieri di seconda e terza generazione all'interno delle scuole del Comprensivo Curzio Malaparte. Questa condizione di ricchezza culturale diventa humus potenziale e valore da incrementare. Il quartiere è caratterizzato da forti contrasti architettonici tra la parte produttiva, ex fabbriche e una complessità abitativa che ne caratterizza il cuore, con la carenza di piazze, spazi di aggregazione e aree verdi pubbliche.

 
 
 

Ph. Maruska Tonioni - Il quartiere Soccorso


Francesca Nieri - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 23/9/2019

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