La cameriera di Puccini si confessa

volto di donna sorridente nella locandina dello spettacolo teatrale
Fonte: www.teatridimbarco.it

1908. Da Firenze giunge, a Torre del Lago, nella dimora di Puccini, un giovane inesperto giornalista, fresco di Laurea in botanica, per un'intervista col grande maestro. L'accoglienza che subito riceve, con un fucile puntatogli contro dalla cameriera Marianna, sembra inizialmente far temere al giovane, un viaggio e una fatica completamente inutili. La cameriera, palesemente diffidente, annuncia al giornalista l'assenza del maestro ma decide di farlo entrare comunque in casa, poiché, essendo esperto di piante, potrà aiutarla con i parassiti delle sue rose. Presto il dialogo fra i due si tramuterà in un conversar fra amici sul grande Maestro, assumendo la veste di una confessione, o meglio, di un monologo femminile su un profondo amore platonico, distaccato, a tratti materno : quello per il Puccini.

Il giornalista, non molto preparato sulle opere del maestro, mostra di avere interesse in particolar modo "per l'omo Puccini", su quel che riguarda la sua vita, le sue passioni; e allora chi meglio di una cameriera abituata ad accudire il suo padrone nella quotidianità, può conoscere le sue abitudini, il suo stile di vita, la sua musica, le sue passioni, soprattutto per le donne?

La cameriera di Puccini, interpretata dalla splendida Beatrice Visibelli e andato in scena il 15 e il 16 Novembre al Teatro di Rifredi, ci racconta di un uomo affascinante, elegante, ammaliante nella musica e nella vita al punto da portare una giovane donna al suicidio (Doria Manfredi).

Uno spettacolo, per la regia e la sceneggiatura di Nicola Zavagli, fondatore, insieme all'attrice Visibelli, della Compagnia Teatri d'Imbarco e collaboratore alla Scuola di Cinema A.Magnani, come insegnante di sceneggiatura. Una storia intervallata da cinque tra le romanze più note; una miscela di elementi che hanno saputo far rivivere nuovamente il Puccini nella Toscana dell'epoca, mettendo in risalto gli scandali che lo accompagnarono, la forte gelosia della moglie e l'amore incondizionato delle donne che lo circondarono, attraverso quello di Marianna. Una donna ironica, disposta a sparlare un po' di tutti (altrimenti non potremmo essere in Toscana!), nella quale avvertiamo un leggero velo di malinconia e tristezza quando pensa che la sua vita è fatta di stracci e pulizie. Ma resa felice dal suo incofessato amore.



Alessia Mavilla - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 27/6/2016

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