De Chirico e la Metafisica

Un viaggio attraverso gli occhi dell'artista e la metafisica


Fino al 5 settembre è stato possibile visitare la mostra a Palazzo Blu di Pisa dedicata al grande artista e padre della Metafisica Giorgio de Chirico.

 

L'allestimento ripercorre la carriera del pittore attraverso i suoi principali capolavori, una continua ricerca ed evoluzione artistica che l'ha sempre portato fino ai suoi ultimi anni di vita ad appassionarsi sempre in quello che produceva.

Una cura nel dettaglio fortemente voluta dai curatori del Palazzo Blu che hanno indagato su ogni singolo aspetto della formidabile vita dell'artista, l'allestimento infatti è composto da un gran numero di opere provenienti dalla Galleria Nazionale di Roma e dalla Fondazione Giorgio e Isa De Chirico.

 
 

La mostra si apre proprio con il tema dell'autoritratto, egli ne realizzò un centinaio di varie stili e tecniche artistiche differenti, un modo di porsi davanti allo spettatore e far riflettere su chi siamo realmente o da chi ci vogliamo mascherare.

De Chirico trascorre la sua infanzia nella sua terra natia a Volos in Grecia, si trasferisce poi a Monaco di Baviera dove inizia i suoi studi artistici presso l'Accademia delle Belle Arti dove si approccia alle idee filosofiche tedesche dell'epoca che lo porteranno poi successivamente all'idea di Metafisica.

 
 

Proseguendo nella mostra è possibile vedere dai primissimi schizzi del giovane De Chirico al periodo classico dei primi anni Venti detta seconda metafisica, fino agli anni Trenta dove l'artista si immerge nelle sue ricerche sulla pittura dei grandi artisti del passato attraverso le nature morte, i nudi e autoritratti, giungendo alla fine all'ultima parte: la fase neometafisica.

Con De Chirico si spazia da visioni di città antiche a moderne, dai suoi ricordi di infanzia ad un anziano artista, egli infatti dipinge posti con rovine, portici, archi, muri, statue, manichini e tanti simboli ricorrenti nei suoi quadri che rendono le sue opere surreali ed enigmatiche.

 


'L'arte fu liberata dai filosofi e dai poeti moderni. Schopenhauer e Nietzsche per primi insegnarono il profondo significato del non-senso della vita e come tale non-senso potesse venir trasmutato in arte, anzi dovesse costituire l'intimo scheletro di un'arte veramente nuova, libera e profonda'.

Giorgio De Chirico

Per maggiori informazioni sulla mostra


Daria Derakhshan - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 23/9/2021

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