Riapre il Museo di pittura murale

E' di nuovo possibile ammirare "La Natività" di Filippo Lippi

 

 
E' adesso possibile tornare ad ammirare la Natività di Filippo Lippi. Riapre, infatti, il Museo di pittura murale in San Domenico, chiuso dal 30 dicembre scorso per lavori di ristrutturazione.
 
Venerdì pomeriggio (18 febbraio) alle 17.30 si terrà la festa del Beato Angelico, patrono degli artisti. La famosa pala del Lippi, già protagonista della mostra Un capolavoro per Milano, tornerà così ad essere fruibile a tutti. Per l'occasione, in San Domenico è prevista una conversazione sulla Natività e sul Lippi con Cristina Gnoni, esperta d'arte e funzionario della Soprintendenza per la nostra provincia, Claudio Cerretelli, direttore dei Musei diocesani, e Maria Pia Mannini, conservatrice del Museo Civico. Sarà anche proiettato un video sullo straordinario contributo di Filippo Lippi alla storia dell'arte, realizzato in occasione della mostra milanese.

La principale novità nell'allestimento del museo riguarda il pavimento della sala principale. La pedana in legno coperta da moquette era fonte di problemi per i visitatori e per le opere esposte, e mostrava macchie e consunzioni. E' stata così smontata, per stendere un nuovo pavimento in resina, scelta adottata per non demolire la precedente pavimentazione in graniglia, che avrebbe reso necessario smontare e mettere in deposito tutte le opere esposte nel museo. Il nuovo pavimento, con finitura lucida antisdrucciolo, garantisce resistenza, sicurezza e facilità di pulizia all'ambiente.

Nessuna delle opere appartenenti al Museo Civico ha subito spostamenti, ma alcune variazioni hanno riguardato opere dell'originario allestimento del 1974. Le preziose sinopie di Paolo Uccello provenienti dalla Cattedrale, che dovranno presto essere restaurate, sono state spostate nel chiostro superiore contiguo al museo.

Si tratta di un luogo ampio e suggestivo, recentemente ristrutturato, in cui ha trovato collocazione anche il grande affresco del Volterrano, Cristo servito dagli angeli (1650), che in questi anni per mancanza di spazio era stato sistemato di fianco alle scale d'ingresso: una collocazione che non valorizzava di certo lo splendido affresco staccato.

Grazie a questi spostamenti si sono liberati altri spazi nei quali sono stati collocati alcuni affreschi staccati esposti dal 1974, che erano stati messi in deposito nel 1998. Si tratta di opere provenienti dal chiostro del convento di San Domenico e dalla scomparsa chiesa di San Giorgio (su via Pugliesi). Infine, nella sala principale è stato predisposto lo spazio dove verrà prossimamente collocato il grande polittico di Mariotto di Nardo. L'esposizione al pubblico di questo capolavoro è prevista in aprile e sarà un nuovo evento per il museo e la città.



Carla Bicchi - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 27/6/2016

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