Siamo a maggio e le belle giornate si fanno spazio tra i nuvoloni grigi invernali. Gli uccellini cinguettano e gli alberi fioriscono mentre il sole illumina i volti gioiosi delle persone rasserenate dall'arrivo della bella stagione.
Noi ragazzi, ovviamente, naturalmente, sicuramente, indubbiamente, ci rinchiudiamo in casa a giocare coi videogames! Ci trasformiamo in mostri assatanati, assetati di sangue, e ci divertiamo sadicamente avventandoci sui poveri personaggi del gioco. Attenti, se dalla finestra un raggio di sole entra nella vostra stanza mentre giocate, rischiate di polverizzarvi come i vampiri! Già, perchè il gioco crea dipendenza, proprio come il fumo, se inizi non riesci a smettere finchè non hai raggiunto un obbiettivo, e proprio per questo i videogiochi sono così tanto disprezzati dagli adulti che li considerano diseducativi e dannosi alla salute dei propri figli.
Esistono videogiochi davvero violenti nel quale il solo scopo è uccidere e massacrare i personaggi: magari qualche bambino un po' più piccolo, al quale nessuno gli ha detto che è solo una finzione e che nella vita reale questo tipo di violenze non sono ammesse, potrebbe farne uno stile di vita. Bè c'è chi si diverte facendo una passeggiata al parco, chi una partita a GTA, i gusti son gusti! Chi gioca a qualsiasi videogames sa benissimo che più punti fai, maggiore è la soddisfazione.
Perchè non impiegare questa tattica anche nella vita quotididiana?
Oggi con tutti questi nuovi apparecchi tecnologici il confine tra videogiochi e realtà è sempre più sottile e ci permette di trasformare in gioco gran parte della nostra vita. Ad esempio Foursquare o Epicwin che ti regalano punti premio in base a come ti comporti a casa e a lavoro. Il primo è un gioco da telefonino dove hai una vita e mondi virtuali. Il secondo è un social network basato sulla geolocalizzazione. Non solo, ci sono giochi educativi come Fitbug che registra l'attività fisica effettuata in una giornata e prema con 'punti vitalità' convertibili in sconti sull'assicurazione medica (tutto questo in Gran Bretagna). Questi sono solo alcuni esempi, ce ne sono molti altri, ovviamente tutto sta a noi non renderci la vita noiosa, perché dopotutto ce la giochiamo davvero tutti i giorni!