Il viaggio di un cane sconosciuto

Bastian uccide per puro "divertimento", senza pensarci, un vagabondo ad una stazione di servizio della Germania dell'Est. Il crimine non viene scoperto ma l'amico presente durante l'omicidio inizia a ricattarlo ed il giovane, dopo aver conosciuto per caso durante una sfortunata coincidenza un gruppo di artigiani, decide di fuggire con loro.

Gli artigiani di strada secondo le antiche usanze tedesche devono intraprendere, prima di definirsi tali, un viaggio lungo tre anni, spostandosi soprattutto a piedi e senza fissa dimora. Questo accetta Bastian e questo è il cammino che intraprende.
L'esperienza della vita semplice, dell'atmosfera quasi magica che avvolge la vita di queste strane persone, le loro regole lo cambiano, soprattutto l'amicizia col compagno di viaggio Festus, il tagliapietre.

Il giovane scopre però con il tempo che la vittima della stazione di servizio non era altro che il miglior amico di Festus, decide di confessare, scappare, ma poi tornare ed affrontare le conseguenze del suo gesto.
Bastian non viene accettato dal collegio degli artigiani, ma perdonato da Festus.
Il primo continua comunque il suo viaggio, ora non più una fuga ma una scelta, mentre l'altro si ferma per sempre.

Interessante il contrasto tra l'ambiente delle foreste, della natura, quasi elfico e leggendario, con le colonne sonore utilizzate: forti sonorità punk, techno ed elettroniche.
Anche l'uso delle immagini, dove il colore rosso sembra prevalere su ogni altro colore, rosso sangue, rosso passione,ed alcune rielaborazioni digitali.

Anche se a volte un pò lento e troppo esasperato soprattutto nel personaggio di Festus, resta una pellicola originale rispetto all'idea di base e di sicuro effetto.




Azzurra Becherini - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 27/6/2016

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