Il bagno turco - Hamam

Regia di Ferzan Ozpetek
Con Alessandro Gassman e Francesca D'Aloja
Italia - Turchia 1997, 93 minuti.

Un tuffo alla radice di se stessi.

Francesco (Gassman), architetto romano di successo, deve recarsi ad Istanbul per gestire la vendita di un Hamam, un bagno turco, ricevuto in eredità dalla zia, che negli anni 50 si trasferì in Turchia sposandosi (per soli 6 mesi) con il poeta Hikmet, ma che poi decide di non tornare indietro perché profondamente colpita dalla cultura del posto.

Prima un viaggio, poi una breve permanenza si trasformerà in un trasferimento a tempo indeterminato che permetterà al protagonista di scoprire il suo vero essere, libero dagli affanni caotici della vita quotidiana. La personalità di Francesco viene travolta dai luoghi, ma soprattutto dalla mentalità delle persone che incontra avvolte in un alone di immutabile mistero.

Ozpetek ci affascina con una splendida fotografia, quasi minimalista, attenta a piccoli particolari che diventano poi simboli sempre più importanti, ci impermea con una colonna sonora insistente dritta alla mente, ci lascia scordare la trama, perché solo pretesto, ci cala nella sopita quotidianità di quei luoghi tramite i numerosi dialoghi in lingua originale.

Più che un percorso dunque un tuffo nel misticismo della cultura turca, alla ricerca, ed il tradizionale Hamam (il bagno turco) ne è il mezzo, della pace delle membra e della purificazione dello spirito, lontani dalla frenesia del quotidiano vivere occidentale. Una purificazione inevitabile e costante, visto che stessa sorte capiterà alla moglie (Francesca D'Aloja), sul filo del divorzio, venuta a cercare notizie del marito che non riconoscerà più.

Un film rivelatore dei successivi, come Cuore Sacro, Le fate Ignoranti e Saturno Contro. Una prima opera che trasmette già tutti i caratteri salienti che contraddistinguono i lavori successivi di Ozpetek. Bello da vedere, nella condizione giusta, per chi segue il regista, l'ultimo film da guardare, ma solo per una motivazione cronologica non certo per la qualità con cui è curato e prodotto. Voto sette.



Icaro Tinti - Redazione di ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 27/6/2016

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