Lo hobbit

Un viaggio inaspettato

 

Quando mi è stato proposto di scrivere recensioni di film per un attimo ho trasalito. Io? Da quando mi intendo di cinema o posso definirmi un esperto? Ho fatto un corso di sceneggiatura all'Anna Magnani di Prato un paio di anni fa e basta. Che titolo avrei per dare giudizi sui film che vedo? Uno solo, il biglietto. Potrò dire se un film mi è piaciuto o no e provare a spiegarne il motivo? O no?

Il punto di vista del sottoscritto non corrisponde certo a quello del colto cinefilo, bensì ad uno spettatore medio, che ama divertirsi e sollazzarsi guardando film, che ha una vaghissima idea di chi fosse Murnau e di cosa sia il cinema espressionista tedesco, ma che la pensa esattamente come Fantozzi nel sostenere che "la corazzata Potemkin è una cagata pazzesca!".

A parte gli scherzi, il primo film che recensisco in vita mia esula, e di molto, da ciò che vado a vedere solitamente. Non ho mai visto, lo ammetto, Il Signore Degli Anelli né ho letto i relativi libri. Mi sono pertanto recato al cinema incuriosito, privo di pregiudizi e per niente incline a fare paragoni o confronti. L'unica cosa che sapevo è che Lo Hobbit è il prequel de Il Signore Degli Anelli e che la trasposizione cinematografica consiste, anche in questo caso, in una trilogia. Di quest'ultimo particolare non era a conoscenza uno che era con me a vedere il film, e che alla fine si è pure risentito.

Bene, veniamo a parlare del film. Il mite e giovane hobbit Bilbo Baggins riceve la visita dello stregone Gandalf Il Grigio e tredici nani, guidati da Thorin Scudodiquercia. Gli insoliti ed inaspettati ospiti vogliono coinvolgerlo in un'avventura che porti alla riconquista dell'antico regno di Thror, nel quale gli antenati dei nani vivevano in prosperità prima che questo venisse usurpato dal drago Smaug. Bilbo, inizialmente riluttante, accetta di partecipare e ricoprire il ruolo di scassinatore.

L'avventura, pertanto, comincia e, tra goblin, troll, e battaglie con gli orchi, credo proprio che non manchi niente.

Il film, anche se a tratti mi è risultata piuttosto faticosa (credo sia normale per un "esordiente totale" come me), è spettacolare e coinvolgente. Suggerisco a chiunque si recherà a vederlo di andare in bagno prima e (vista la durata), di farsi un caffeino in caso di spettacolo serale. Non prendete questo suggerimento come un giudizio negativo.

Consiglio veramente di andarlo a vedere, a me, sinceramente, ha fatto venir voglia di guardarmi i prossimi due capitoli e, solo dopo, di divorarmi l'intera trilogia de Il Signore Degli Anelli, magari in un'unica, devastante maratona notturna.

 

 
The Hobbit: An Unexpected Journey
di Peter Jackson

Produzione: U.S.A./ Nuova Zelanda
2012
Genere: Fantasy/ Avventura
durata: 169'
Interpreti: Martin Freeman, Ian McKellen, Richard Armitage
Sceneggiatura: Fran Walsh, Philippa Boyens, Peter Jackson, Guillermo del Toro
Tratto dall'omonimo romanzo di J.R.R. Tolkien


 

Iacopo Innocenti - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 11/1/2017

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