Re della Terra selvaggia

 
foto di scena
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Per la prima volta mi approccio a recensire un film, conscia del fatto che: non sono un'esperta di cinema; tutto quello che dirò potrà essere usato contro di me in qualsiasi momento.

Partiamo da un breve riassunto della trama. La storia si svolge in un futuro ipotetico (chissà poi quanto lontano), in quella che appare essere la Louisiana (dove per altro il film è stato girato) in cui la più grande minaccia appare essere lo scioglimento dei ghiacciai del Polo Sud, soprattutto per coloro che abitano a Bathtub (vasca), un isola che si trova al di là della Levee (diga) che protegge il mondo "civilizzato" da possibili inondazioni. In questo contesto geografico-temporale (che non prende mai il sopravvento), si sviluppa la storia di Hushpuppy, bambina di 6 anni che vive con il padre a Bathtub. Qui il padre - che sta morendo - e l'ambiente insegneranno alla piccola la sopravvivenza in un mondo che appare nemico dell'uomo sotto diversi aspetti.

Molte sono le particolarità e le bellezze di questo film (e per cui ne consiglio la visione). Vi propongo una lista abbastanza dettagliata (attenzione!!! Avverto che è i punti 5, 7 e 8 sono spoiler!!).

 


1. Il film è bello perché è breve e inteso. Finalmente un film che non pretende di tenere incollato lo spettatore 2/3 ore allo schermo; nonostante la brevità, regista e  cast riescono a trasmettere una gamma di emozioni talmente ampia che alla fine del film si rimane leggermente destabilizzati: dalla gioia sfrenata delle festa che viene mostrata all'inizio, passando per la paura durante la tempesta e lo stato di grazia, quasi onirico, che si percepisce quando Hushpuppy arriva ai "campi elisei".

2. Il film è bello perché gli attori sono bravi. Su questo c'è poco da commentare. L'attrice protagonista, Quvenzhané Wallis, può essere definita una delle migliori attrici degli ultimi tempi. Riesce magistralmente a  coinvolgere lo spettatore nel suo mondo e nei suoi stati di animo. Meritatissima la candidatura agli Oscar come migliore attrice protagonista.

3. Il film è bello perché è interessante il rapporto padre-figlia: il rapporto rappresentato è particolare come lo è l'ambiente in cui vivono i protagonisti: il padre fa vivere la figlia in una casa da sola, le insegna a cacciare e a sopravvivere autonomamente perché sa che sta per morire e i bambini senza genitori "devono vivere nella foresta da soli".

4. Il film è bello perché il punto di vista è quello di una bambina e, per questo motivo, ricorre spesso a metafore. Bambina che deve crescere per poter sopravvivere. Il titolo originale, Beasts of the Southern Wild (Bestie del selvaggio sud), è significativo, perché fa riferimento sia agli "Auroch", bestie preistoriche risvegliatesi allo scioglimento dei ghiacciai, che agli uomini che devono diventare bestie per poter sopravvivere (significativo quando l'insegnante di "sopravvivenza" dei bambini di Bathtub, mostrando granchi, allocchi e altri animali, spiega che "ogni cosa fa parte del buffet dell'universo").

5. Il film è bello perché in alcuni punti è onirico. Cosa che viene evidenziata soprattutto quando Hushpuppy parte a nuoto per raggiungere la madre in un locale galleggiante chiamato "Campi Elisei" (come le isole dove, secondo i greci, dimoravano dopo la morte le anime amate dagli dei). Madre che le dice che ognuno nella vita è solo e le prepara delle frittele di alligatore, come aveva fatto il giorno in cui la piccola venne concepita (Hushpuppy sono delle frittele di farina di mais che spesso accompagnano le frittelle di pesce).

6. Il film è bello, perché, nonostante sia un'opera prima e con un low budget, appare un lavoro meditato e consapevole. Ottime le musiche e molte scelte registiche, dalla telecamera tenuta in mano a molte sfocature che trasmettono l'idea che quello che stiamo vedendo non sia un film ma un vero e proprio documentario, che, come dice più volte Hushpuppy nel corso del film, "potrà essere usato dagli scienziati del futuro per capire".

7. Il film è bello perché la sceneggiatura è essenziale ma, al tempo stesso, completa. I dialoghi sono scarni ma pregnanti di significato, come ad esempio quello dopo il braccio di ferro di Hushpuppy con il padre in cui la piccola vince. Il padre le urla "Who is the man?" e lei risponde "I am the man", a suggellare il passaggio dall'infanzia all'età adulta. Estasianti i monologhi della bambina, che fungono da voce narrante lungo tutto il corso del film.

8. Last but not least, l'incontro fra le bestie e Hushpuppy. Questo è il clou della storia, molto più del funerale del padre. È qui che la bambina diventa il Re della terra selvaggia: le "bestie", gli auroch, riconoscono in Hushpuppy un leader, la identificano come un loro pari e per questo motivo non la aggrediscono. 

 

 
Mi fermo qui, anche se molte sono le sfaccettature che non ho evidenziato. Lascio che siano gli spettatori a trovare nuovi significati in un film che si apre a molte interpretazioni.
 
Consiglio a tutti la visione del film.

Titolo originale del film: Beasts of the Southern Wild
regia: Benh Zeitlin
cast:  Quvenzhané Wallis, Dwight Henry, Levy Easterly, Lowell Landes, Pamela Harper
nazionalità: Stati Uniti
anno: 2012
durata: 91 min

 

 

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Ultima revisione della pagina: 11/1/2017

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