Quel sempre nel mai

L'eleganza del riccio, Muriel Barbery

copertina del libro L'eleganza del riccio
Fonte: www.rivistapaginauno.it

 
Quante volte pensiamo che la nostra personalità e la nostra natura mal si combinino con l'ambiente che ci circonda? Quante volte siamo costretti a fingere di essere quello che non siamo? Quanto il passato riesce a compromettere ogni nostra singola scelta, tanto da non scorgere alternative?

Il condominio al numero 7 di rue de Grenelle a Parigi è l'ambiente ideale dove Renée, una sciatta portinaia con qualche chiletto di troppo, riesce a mascherare la sua insospettabile e straordinaria cultura in campo artistico. Mai andare oltre i ruoli, sembra dirsi; una portinaia non può disquisire di arte, musica classica e cinema d'autore e sperare di mantenere una conversazione con un esponente di una classe sociale superiore, non verrebbe creduta ma soprattutto tradirebbe un segreto. Meglio quindi relegare quei momenti alla vastità della mente.

Renée non è sola, comunque. All'interno di una famiglia dell'alta borghesia parigina, il cui capofamiglia è deputato alla Camera, si nasconde Paloma, dodicenne, estremamente intelligente e sagacemente ironica che, al contrario di Renée, non tollera l'ignoranza e la vacuità delle persone che è costretta a frequentare, e la sua impronta di adolescente ribelle rischia di farle perdere la vera bellezza di ogni esistenza.

L'incontro tra le due facce della stessa medaglia avviene grazie ad un uomo proveniente da molto lontano, la cui delicatezza d'animo e la sublime genuinità apre le porte a un'amicizia idilliaca capace di durare sempre.

Caso letterario del 2007 francese, ironico, delicato, solo velatamente pretenzioso e forzato. Lodevole la fuga dalla scontatezza del finale e molto interessante la scelta della doppia voce narrante.



Linda Augugliaro - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 27/6/2016

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