I festeggiamenti per il capodanno cinese, iniziati il 7 febbraio con l'entrata nell'anno della scimmia, si sono conclusi questa domenica con la 'Festa delle lanterne' che, nella loro cultura, rappresenta una sorta di 'Festa di Primavera' che coincide con la prima luna nuova dell'anno.
E Prato quest'anno ha festeggiato alla grande organizzando la 'Festa delle luci', una tre giorni di eventi dal 19 al 21 febbraio in via Pistoiese (Macrolotto 0), la Chinatown pratese, organizzata da Compost Prato e Regione Toscana con il patrocinio del Comune di Prato.
La rassegna è stata un interessante motivo d'incontro tra culture oltre che un evento che ha coinvolto in modo appassionato la cittadinanza. Ciò che colpisce al primo sguardo è la ricchezza degli addobbi, sempre contraddistinti dal colore rosso (di buon auspicio) e raffiguranti elementi diversi della tradizione cinese, tra questi spiccano le famose lanterne di carte.
Questa particolare usanza del lancio delle lanterne si svolge da migliaia di anni in Cina e rappresenta un buon augurio per l'anno che deve venire. Le lanterne sono composte da carta, quasi sempre rossa, e da una fiammella al loro interno che le permette di volare (lo stesso principio della mongolfiera).
Gli ornamenti abbelliscono i negozi cinesi oramai onnipresenti nella zona e aperti tutto il giorno: venivano offerte tradizionali pietanze cinesi consumate durante il periodo del capodanno.
Per l'occasione anche tante bancarelle di prodotti tipici sia cinesi che italiani. Questo ha creato un'interessante occasione di commistione tra culture dall'atmosfera vivace e allegra.
Molte le famiglie italiane che hanno preso parte alla rassegna nei suoi diversi giorni, molti i bambini e in generale persone di ogni età incuriosite dalla festività estranea alla loro cultura. La rassegna aveva infatti come priorità un'azione di sensibilizzazione sul decoro urbano e sulla riqualificazione di questa zona, bisognosa di questo tipo di attività, le uniche in grado di dare nuova linfa vitale al quartiere troppo spesso concepito dai pratesi come 'l'avamposto del lavoro e della cultura cinese'.
Ben vengano queste manifestazioni d'incontro e condivisione tra culture, che si spera possano portare ad una reale integrazione.
Giulio Chiasserini - ERBA magazine
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