Dal 17 al 25 novembre scorso, a Ohain, a pochi chilometri da Bruxelles, si è svolto il primo Youth Exchange promosso dal Comune di Prato. Uno scambio culturale fra quattro nazioni europee, per affrontare insieme il tema dell'employability (ovvero la ricerca di lavoro) in Europa.
Avendo avuto la fortuna di essere uno dei quattro giovani italiani selezionati, ho potuto convivere per una settimana con molti altri ragazzi - provenienti da Belgio, Francia, Spagna ed Italia - e condividere insieme a loro momenti importanti che mi hanno permesso di conoscere le loro abitudini e tradizioni.
Ne è risultato un interessantissimo incontro di culture che ha arricchito tutti noi partecipanti non solo sul tema del lavoro, ma anche sulle varie caratteristiche culturali all'interno del contesto europeo.
In un piccolo casolare circondato da un bosco, a pieno contatto con la natura, le giornate -ottimamente organizzate e strutturate dagli Youth Leader - proponevano una serie di interessanti attività per conoscerci ed imparare divertendoci.
Dalla caccia al tesoro ai collage, passando per la gita a Bruxelles e al Parlamento Europeo, un filo conduttore ci portava ad acquisire nuove informazioni e abilità, finalizzate ad avere una maggiore conoscenza del mondo del lavoro e di come questo si differenzia all'interno dei vari paesi. I due incontri con alcuni trainers, inoltre, ci hanno permesso di acquisire più consapevolezza di noi stessi, delle nostre aspirazioni e propensioni, e su come proiettarle all'interno del mondo del lavoro.
In ogni serata, inoltre, i ragazzi dei differenti paesi proponevano menù con piatti tipici nazionali e una serie di giochi, per far conoscere meglio la propria cultura agli altri partecipanti. Il risultato finale di questo mix di giochi, attività e cucina, è stato un gruppo compatto, che andava oltre il semplice scambio culturale, e ha permesso a tutti di esprimere liberamente se stessi e condividere le proprie idee e abitudini. Insomma, un evento davvero bello e particolare, un'esperienza interessante, divertente e formativa, che ha permesso anche ai più timidi (come me) di mettersi in gioco e di riscoprirsi. Con la speranza che vengano promossi molti altriYouth Exchange e che molti altri ragazzi vi parteciperanno.
Edoardo Frati -ERBA magazine
Punto Giovani Europa