Si è tenuta oggi, lunedì 4 luglio, presso il giardino di Palazzo Banci Buonamici la conferenza stampa di presentazione della XXXVII edizione del Festival delle Colline, organizzato dal Comune di Carmignano in collaborazione con il Comune di Prato, Regione Toscana e Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci e grazie al contributo di Publiacqua e A.S.M. Prato.
Sarà un’edizione “un po’ black, un po’ white” dove la musica si intreccerà ad una sinestesia cromatica, dando colore alle singole note. Il punto di partenza di questa edizione saranno i colori base, il bianco e il nero, dalle sonorità anglosassoni al jazz partenopeo-americano, passando dalle tinte multicolori e variegate dei ritmi giovani, caraibici e reggae.
‘Non è facile portare avanti un progetto come questo, ma lo portiamo avanti proprio perché è un progetto come questo", con questo gioco di parole l’assessore del Comune di Poggio a Caiano, Giacomo Mari, ha aperto la conferenza spiegando come il Festival sia quest’anno arrivato ad ‘un giro di boa’ con il passaggio di testimone dalla storica direttrice artistica Silvia Bacci ai nuovi direttori artistici, Gianni Bianchi e Davide del Bianco, che non hanno affatto rinnegato l’anima del Festival, unendo artisti di fama internazionale con progetti culturali inediti e meno usuali che non sempre trovano spazio su altri palchi. Come il concerto diretto da Pino Pecorelli che domani, martedì 5 luglio, inaugurerà il Festival presso la Villa Medicea di Poggio a Caiano, ‘Piccola orchestra di Tor Pignattara’, un ensemble di giovani musicisti dai 13 ai 18 anni provenienti da 14 paesi diversi: ragazzi richiedenti asilo, immigrati di seconda generazione e musicisti romani. Una vera e propria ‘fucina’ musicale dove ognuno ha portato le proprie esperienze, il proprio vissuto, le proprie capacità dando vita ad un progetto unico nel suo genere, caratterizzato da uno stile contaminato, dinamico ed energico.
Alla conferenza è intervenuto anche l’assessore alla Cultura del Comune di Prato, Simone Mangani, che ha confermato il sostegno a questa bella rassegna dichiarando che ‘fino a quando il Comune di Poggio a Caiano proporrà il Festival, il Comune di Prato ci sarà senza alcuna esitazione’ e sottolineando che quest’anno, come in un vero e proprio itinerario musicale sul territorio pratese, il Festival partirà da Poggio a Caiano, toccando Prato con due eventi che fanno parte anche della rassegna ‘Prato Estate’, concludendosi poi alla Rocca di Carmignano.
E’ intervenuta anche l’assessore alla Cultura del Comune di Carmignano, Stella Spinelli, oltre ai due direttori artistici del Festival che hanno sottolineato come Silvia Bacci, che ha seguito il Festival per ben 10 anni, gli abbia lasciato in eredità un vero e proprio ‘gioiello’ ed introdotto in breve il cartellone di questa edizione sottolineando la liaison tra colori e ciò che l’artista trasmette attraverso la musica.
Dopo la data del 5 luglio, sarà la volta del concerto di Carmen Souza, mercoledì 12 luglio presso la splendida Chiesa di Bonistallo a Poggio a Caiano, dove la cantante portoghese con sangue capoverdiano incanterà con la sua voce, definita una delle più interessanti della nuova generazione della world music, tra morna, batukle, jazz, soul e oltre (ingresso 5 euro). Sempre a Poggio a Caiano (presso il Parco del Bargo) venerdì 15 luglio sarà la volta dei ‘Rumba de bodas' con i loro ritmi trascinanti a cavallo tra reggae, swing e ritmi latini. Doppio show in quanto il gruppo suonerà sul palco, ma anche per le strade e le piazze di Poggio, in versione marching band (ingresso gratuito).
Doppio appuntamento pratese martedì 19 luglio presso la Corte delle Sculture della Biblioteca Lazzerini dove sarà presentato il progetto WOP, produzione inedita del Festival diretta da Andrea Franchi: artisti provenienti da diverse nazionalità proporranno testi e musiche originali con l’obiettivo di coinvolgere i ritmi delle diverse etnie presenti sul territorio (ingresso gratuito). Sempre nello scenario della Corte delle Sculture della Biblioteca Lazzerini, mercoledì 20 luglio sarà la volta di James Senese, sassofonista che non ha bisogno di presentazioni con una particolarissima storia personale che unisce il Bronx a Napoli e collaborazioni che hanno fatto storia, prima tra tutte quella con Pino Daniele. Al Festival delle Colline si affaccia con “O’ Sanghe”, progetto dalle mille sfumature, e con la collaborazione con lo storico ensemble ‘Napoli Centrale’ proponendo melodie tra il funk, il blues, il jazz e la musica mediterranea e partenopea (ingresso 10 euro).
Chiuderà la rassegna Badly Drawn Boy, martedì 26 luglio presso la Rocca di Carmignano. Cornice perfetta per esaltare le doti del cantante e compositore britannico lanciato dalla colonna sonora del film cult “About a boy”, una delle più azzeccate degli ultimi anni che gli è valsa un disco d’oro nel Regno Unito. Un caleidoscopio di sonorità e scenari ora intimisti ora elettrici, un gioco di chiaroscuri (ingresso 8 euro).
Inizio concerti ore 21,30.
Festival delle Colline 2016
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#colline2016
Info spettacoli 0574 531828; i.aiazzi@centropecci.it
Francesca Nieri - ERBA magazine
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