Le mille sfumature di Carmen Souza

Secondo appuntamento del Festival delle Colline 2016

 
fotografia del concerto di Carmen Souza alla Chiesa di Bonistallo
Fonte: fotografia di Francesca Nieri

Tra il ‘black’ ed il ‘white’ Carmen Souza si posiziona nel mezzo, dove nascono tutte le sfumature più impercettibili che partono dall’arancio delle sonorità esotiche, passando per i toni più freddi del soul e poi ritornando via via, attraverso il jazz e la bossa nova, alle sonorità più calde della salsa e della samba. Un mix di generi, una sinestesia di colori, suoni, contaminazioni su umori esotici, che richiamano le sue origini capoverdiane.

Ieri al concerto di Carmen Souza - secondo appuntamento del Festival delle Colline 2016 - nella Chiesa di Bonistallo a Poggio a Caiano è avvenuta la magia. Già di per sé il luogo sprigionava emozioni, se poi ci aggiungiamo una delle più belle ed interessanti voci della world music, accompagnata da Nathaniel Facey al sax, Theo Pas’Cal al basso e Shane Forbes alla batteria, non può che scattare la scintilla.

Difficile inquadrare in un genere e definire le melodie di Carmen Souza, la sua musica è un flusso caldo che si intreccia ad africanismi per poi scivolare nel soul e nel jazz, i suoi vocalizzi sono talvolta controllati talvolta imprevedibili. “Il soul del mondo del  ventunesimo secolo”, come ha definito la sua musica David Sylvian. La sua musica parte dalle sue origini e ci racconta la sua storia - Carmen è nata a Lisbona da una famiglia capoverdiana - ma non si ferma qua e, come in un percorso dai mille bivi, decide ora di intraprenderne uno, ora l’altro fondendo insieme generi diversi dalla morna al batuke, dal jazz, al soul e non finisce mai di essere ‘contaminata’. Il suo modo di cantare è una versione del tutto personale della verve di Billie Holiday, Nina Simone e Casara Evoria.

 
fotografia della cantante Carmen Souza durante il concerto
Fonte: fotografia di Francesca Nieri

Al Festival delle Colline 2016 si è presentata con un progetto del tutto nuovo “Epistola”, nato dalla collaborazione con gli altri musicisti che la accompagnano, ricco di coloriture e sonorità che esprimono gioia di vivere. Un progetto che parte dalle sue origini e dalla cultura portoghese per abbracciare jazz, salsa, samba, bossa nova, soul e funk.

Il Festival delle Colline non si ferma qua. Venerdì 15 luglio al Parco del Bargo a Poggio a Caiano sarà la volta dei Ruma De Bodas ad con il loro mix tra il reggae, lo swing e i ritmi latini (ingresso gratuito). Martedì 19 luglio alla Corte delle Sculture della Biblioteca Lazzerini a Prato verrà presentato il progetto musicale multiculturale WOP prodotto per il Festival (ingresso gratuito), mentre mercoledì 20 luglio sarà la volta del sassofonista James Senese (sax anche di Pino Daniele) che si presenta al Festival con il progetto “O’ Sanghe” insieme allo storico ensemble Napoli Centrale (10 euro). Ed infine, martedì 26 luglio sarà la volta di Badly Drawn Boy, cantautore inglese disco d’oro nel Regno Unito ed autore di una delle più azzeccate colonne sonore degli ultimi anni con il film 'About a boy', che avrà l’onore di chiudere il Festival nello splendido palcoscenico della Rocca di Carmignano (8 euro).
 


Info spettacoli:

Tel. 0574 531828; i.aiazzi@centropecci.it   
www.festivaldellecolline.com
#colline2016
 

 

 

Francesca Nieri - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 20/7/2016

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