Eutropia

Tutto il mondo nel quartiere

 
Manifesto di 'Eutropia' mostra fotografica

Mercoledì 27 luglio, all’interno dello spazio AUT, si è svolto un workshop di fotografia coordinato dal collettivo Soos Chronicles, con Filippo Bardazzi a presentare il progetto, e la collaborazione di Pratosfera come media partner.

Lo spazio AUT ha organizzato per tutto il mese di luglio attività che hanno promosso il territorio in cui sorge, zona che molti conoscono solo per i brutti fatti di cronaca, ma che necessita di una riqualificazione che può partire solo con una serie di interventi culturali e aggregativi.

Il nome del progetto è Eutropia, da una delle famose città invisibili di Calvino, inserito all’interno del bando comunale di “Creazioni Urbane”, ha coinvolto molte persone con diverse proposte: dalle letture in piazza dell’Università, all’uscita serale e fluorescente in bicicletta fino ad incontri e presentazioni con diversi autori e musicisti contemporanei.

L’ultima proposta, il workshop fotografico, si è strutturato in tre sezioni: le vie d’acqua e gli accessi alla città (la stessa stazione di Porta al Serraglio prima era una delle porte di accesso, poi abbattuta per far posto alla linea ferroviaria); l’habitat umano - soluzioni abitative, costruzioni e residenze (prendendo come riferimento il fiume Bisenzio si alternano varie soluzioni abitative che si sovrappongono e alternano, dai palazzi signorili di viale Galilei costruiti nel secondo dopo guerra, alla zone del Cantiere, tra il fiume e le due vie ferroviarie, una realtà a parte, chiusa in un triangolo e cementificata con il passare del tempo, area contrapposta alle residenze signorili e in parte rivisitate del centro storico); il tessuto urbano - spazi di incontro e scambio alla scoperta di tradizioni e di nuove identità (lo street fotografico per eccellenza, un inoltrarsi tra le vie e le strade di via Magnolfi, via Tintori e la zona del Serraglio, andando alla scoperta di dettagli che sono lì da sempre ma che erano invisibili agli occhi più disattenti); ogni sezione comprendeva un’area precisa del quartiere ed ogni partecipante era chiamato a sceglierne soltanto una per focalizzarsi adeguatamente sui dettagli e sulle immagini per le due ore successive alla presentazione. Dopo il tempo richiesto, i partecipanti si sono riuniti nuovamente nello spazio AUT per confrontare gli scatti e parlane insieme, sorseggiando un aperitivo.

Gli scatti giudicati migliori e più inerenti ai vari temi saranno pubblicati su Pratosfera.

Il progetto non vuole fermarsi e molto probabilmente proseguirà in altre forme anche in futuro.

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Francesca Rinaldi - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 29/7/2016

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