Tutti i luoghi, gli ambienti, gli edifici, i quartieri hanno una seconda possibilità per non essere più periferia ma CENTRO. Centro della bellezza, dell’arte, della cultura, dello stare insieme, del divertirsi. È questo l’obiettivo di RestART, festival di ri-generazione urbana attraverso la Street Art e l’Urban Culture. Dove passa la ventata di colore e divertimento di RestART, i non-luoghi dimenticati diventano luoghi da vivere, da visitare, da non perdere.
Nelle sue tre edizioni passate, il progetto è stato attuato in tre luoghi della città di Imola: la Palestra Volta (edizione 2013), il Parco delle Acque Minerali (edizione 2014) e l’area della stazione ferroviaria (edizione 2015) attirando un pubblico svariato e variopinto, con un grande successo.
Nell'edizione 2016, da giovedì 22 a domenica 25 settembre, è stato il quartiere Marconi di Imola, zona periferica della città e di abitazioni popolari, ad avere il privilegio di essere il fulcro della ventata di bellezza di RestART. Così gli edifici centrali, le scuole, il campo sportivo che si affacciano sui giardini del quartiere e il sottopasso vicino alla ferrovia sono diventati delle immense ‘tele’ su cui gli street artist hanno potuto liberare la propria fantasia. Alla sfida hanno aderito artisti a livello nazionale ed internazionale come Nemo’s, ETNIK, Ericailcane, Bastardilla, Ale Senso, Mr Fjodor, Collettivo FX, G Loois, Reve +, Urto, Exit Enter, James Boy, Ache77, BDN, Bibbito, Ni An, K2m, Fishes INVASION, Mr Dada e About Ponny, oltre alla presenza di artisti locali come Mark, False God e tanti altri.
Era inoltre presente uno spazio dedicato all’arte di frontiera che ha omaggiato la tradizione locale della lavorazione della ceramica con Bacon, Brina, Burla, Jato, Mave, Mejo, Minga, Nut, Pocket Clouds, Sharko, Stress, Tail, Tark e Tomoz.
A fare da contorno l’arte e il bello a 360° dalla fotografia alla musica, dallo sport alle varie attività proposte dalle associazioni locali con un unico obiettivo: dare la possibilità di vivere il luogo urbano non solo come un punto di passaggio o di sosta, ma anche di fruizione e partecipazione aumentando così la qualità della percezione dello stesso.
Il progetto è organizzato e gestito da un gruppo di ragazzi in maniera totalmente autonoma e senza alcun scopo di lucro, con solo la volontà di migliorare lo spazio pubblico che ci circonda. RestART è un collettivo di associazioni, persone e enti che collaborano insieme per un fine più alto, dimostrando come questo tipo di attività siano innovative, economiche e soprattutto necessarie. RestART è un progetto a partecipazione aperta, anzi che pretende la partecipazione dei singoli e dove i singoli stessi possano sentirsi a loro volta parte di un progetto più grande, ampio e partecipato.
E in questi giorni si respirava proprio l'aria di far parte tutti di uno stesso grande progetto: partecipare e collaborare per rendere più bello un qualcosa da donare agli altri.
Perché il BELLO non ha padroni.
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