Un giardino fatto di ‘delizie’ in feltro dove la materia ed i colori regnano sovrani. E’ questa la mostra di Marjolein Dallinga, felt-artist olandese che attualmente vive in Canada, presentata stamani in una conferenza stampa al Museo del Tessuto di Prato dove erano presenti oltre all’artista, il presidente della Fondazione del Museo del Tessuto Francesco Nicola Marini, l’assessore alla Cultura del Comune di Prato Simone Mangani e Gaia Gualtieri della ditta tessile DHG (DyeingHouseGallery) che da sempre si occupa di comunicazione artistica e ha seguito personalmente la mostra.
Le ‘delizie’ della felt-maker Marjolein Dallinga si amalgamano alla perfezione all’interno del Museo dove è attualmente in corso la mostra “Tra arte e moda. Nostalgia del futuro nei tessuti d’artista del dopoguerra” organizzata in collaborazione con Museo e Fondazione Ferragamo di Firenze.
14 opere in feltro, ispirate all’omonimo dipinto di Hieronymus Bosch, visitabili fino al prossimo 29 gennaio, allestite in un percorso magico e surreale che crea un legame con l’ambiente circostante e con la realtà tessile pratese. Una di queste ha un’importanza particolare perché è nata e si sta sviluppando all’interno del Museo (site specific): pensata appositamente per esso, entrerà a far parte della collezione del Museo una volta finita la mostra. Oggi e domani l’artista lavorerà all’interno del Museo proprio a quest’opera e sarà possibile osservare in diretta il suo lavoro fino alle ore 19. Opere che non sono solo all’interno del Museo del Tessuto, ma che vogliono andare in contro alle persone: un’opera è infatti esposta nella hall della Biblioteca Lazzerini per creare una connessione, un punto di contatto, tra istituzioni e cittadini ed offrire un invito a visitare la mostra.
Le opere sono espressione del subconscio dell’artista, talvolta prendono ispirazione dal mondo naturale, talvolta richiamano alcune parti ed organi del corpo umano. Il suo immaginario prende vita attraverso queste morbide ‘creature’ tentacolari o ad alveare. Ma è la materia la vera anima dei suoi lavori, il feltro, trattato con la tecnica ‘a umido’ e lavorato sia in piano che tridimensionalmente, da cui lei trae ispirazione in una simbiosi che la stessa artista definisce ‘sensuale’, quasi mistica: “Il feltro mi permette di esprimere quello che ho dentro, di giocare con le fibre e le sfumature. E’ la materia giusta per lavorare e attraverso cui compiere una metamorfosi dal grezzo al bello. Quello che io trasmetto al materiale, il materiale me lo restituisce” – come afferma la stessa artista, sottolineando come abbia iniziato a lavorare il feltro circa 21 anni fa al suo arrivo in Canada e come non lo ha più lasciato in un amore ‘a primo tocco’ si potrebbe dire.
Anche questo evento, come ha sottolineato il presidente della Fondazione del Museo del Tessuto, si inserisce in un momento storico per la città per la riapertura del nuovo Museo d’Arte Contemporanea Luigi Pecci dopo il restyling: “In questo momento epocale per l’arte contemporanea ci piaceva essere presenti per focalizzare l’attenzione sul settore tessile che tanto ha dato e dà ancora alla città e far capire come questo sia strettamente connesso al concetto di arte contemporanea”.
La mostra sarà inaugurata ufficialmente questo sabato, 15 ottobre, alle ore 17. Domenica 16 ottobre, in occasione del Grand Opening del Pecci, ci sarà un’apertura straordinaria della mostra dalle ore 10 alle ore 19 ad ingresso gratuito.
Biglietti:
Intero 8 euro; Ridotto 4 euro; Gruppi 5 euro.
Per i possessori della tessera per il prestito bibliotecario è stata inoltre prevista un’entrata a prezzo ridotto (3 euro) per visitare la mostra.
Il Giardino delle Delizie
16 ottobre 2016 – 29 gennaio 2017
Museo del Tessuto – via Puccetti, 3 Prato
www.museodeltessuto.it
Pagina Fb dell’artista Marjolein Dallinga
Francesca Nieri - ERBA magazine
Punto Giovani Europa