A Firenze va in scena il gusto con la Biennale enogastronomica. Questo grande evento, che si è aperto lo scorso 10 novembre, si terrà fino al 28 novembre presso la Casa della Biennale in viale Giannotti 81/85 Firenze. Il programma si articola su più giorni dove si alternano eventi pop ad eventi gourmet. Non mancheranno appuntamenti culturali tra presentazioni di libri, mostre fotografiche, arte e musica. Il progetto è sostenuto dalla Camera di Commercio di Firenze con il patrocinio della Regione Toscana, della Città Metropolitana di Firenze e del Comune di Firenze.
Con l’edizione 2016 parte un nuovo corso di questa manifestazione. Tra innovazione e tradizione la Biennale diventa vetrina privilegiata sia per il miglior made in Italy sia per le eccellenze enogastronomiche del mondo. L'obiettivo è quello di realizzare un appuntamento che offra basi per un confronto costruttivo su ciò che si rinnova e cambia nel comparto del food e che promuova l’identità e la qualità dell’enogastronomia intesa come esperienza culturale di conoscenza.
Proprio ieri mattina, martedì 15 novembre, si è svolta l'interessante tavola rotonda Contaminazioni di pizza che ha visto protagonisti quattro tra i migliori talenti della categoria pizzaioli. L’argomento della riflessione è stato l’evoluzione del consumo della pizza con dimostrazioni e assaggi.
Giovanni Santarpia e Paolo Pannacci, pizzaioli da circa 30 anni, Massimo Giovaninni, pizzaiolo da circa 20 e Graziano Monogrammi, da circa 10, hanno unito le loro idee poco più di un anno fa e, con la loro esperienza e caparbietà, hanno dato vita ad un'associazione che vuole far conoscere la pizza come alimento di alta qualità. Pizza & Peace - Educazione Cultura nasce infatti dall'esigenza di far conoscere questo alimento per l’eccellente qualità che la contraddistingue.
Una delle caratteristiche fondamentali, per esempio, è l’alta digeribilità. Un aspetto di primaria importanza è il duro lavoro che svolgono dietro all’impasto della pizza stessa, ancor prima di dar vita alle proprie creazioni. Saper fare l’impasto significa avere una formazione adeguata, essere curiosi e impegnarsi affinché l’impasto sia ottimo. Questo implica delle conoscenze sia relative alle tecniche di impastamento, sia del lievito madre che dei vari tipi di farine presenti sul territorio nazionale ed internazionale. Di conseguenza il prodotto finale deve essere pensato e ragionato.
Il loro punto di forza è il lavoro in team e l’annullamento, o quasi, della competizione/concorrenza in quanto li aiuta nella propria credibilità e rafforza il passaparola; che già di per sé è una campagna pubblicitaria di rilievo.
Il loro logo si compone di colori scelti appositamente: il bianco che ricorda la farina e la mozzarella, il verde l’olio ed il rosso il pomodoro - ingredienti di base per creare la pizza - ma allo stesso tempo vuole affermarsi sul mercato italiano ed internazionale, riportando i colori della bandiera italiana.
Per consultare tutti gli eventi della Biennale enogastronomica di Firenze.
Valentina Lippi - ERBA magazine
Punto Giovani Europa