Bianco, rosso e nero su due ruote

Hopnn lascia il segno anche a Prato

 
fotografia concessa da Hopnn

Hopnn - romano di adozione, ma originario della provincia di Ancona (Chiaravalle), classe 1981, vive e lavora tra Firenze e Parigi, ma è cresciuto artisticamente a Roma, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Nella capitale è cofondatore della galleria d'arte Laszlo Biro, con cui ha collaborato per due stagioni. Ha inoltre partecipato alle più importanti esposizioni collettive ed eventi artistici sui muri romani.

A Parigi ha esposto in diverse collettive alla galleria Le cabinet d'amateur, è stato invitato all'importantissimo evento internazionale TOUR 13, e dipinto e incollato i suoi poster sulle sponde della Senna durante l’altrettanto prestigiosa manifestazione Berge street. Ha inoltre partecipato al progetto Home sweet home a Montpellier. 

A Firenze ha partecipato all'Illegal art expo insieme con Hogre, dove ha rivisitato una serie di ritratti medicei del Bronzino, ritratti esposti anche in una personale allo studio Rosai nella storico Palazzo di via Toscanella, crocevia di personaggi illustri come Leonardo o Brunelleschi che dal Toscanelli imparò la matematica e la geometria. Sempre a Firenze nel 2015 espone alla Biblioteca Nazionale in una collettiva ispirata all'opera La terra guasta di T.S. Eliot. 

Parallelamente alla sua attività artistica è da sempre impegnato nella promozione dell'arte urbana nelle scuoleattraverso workshop e laboratori per la realizzazione di murales sulle pareti interne ed esterne delle scuole. A Prato in collaborazione con Officina Giovani e a Firenze in collaborazione con la cooperativa Il Cenacolo. Ad Orvieto ha tenuto una serie di laboratori con bambini delle classi elementari e medie in collaborazione con l'artista Guerrilla spam. Inoltre sempre a Firenze propone corsi di serigrafia e tecniche di street art in collaborazione con associazioni private (Fare spazio) e circoli Arci (L'appartamento).

Nella sua arte un esplicito invito ad usare la bicicletta - Ideatore di quella formula alfanumerica con cui ha “imbrattato” i muri e le menti della capitale gloriosa, ovvero +BC = -CO2, un invito più che esplicito ad utilizzare la bicicletta per gli spostamenti. Sceglie colori che sono per lo più il bianco neutro della tela che fa da sfondo alla scena rappresentata, un terreno fertile su cui far scivolare il colore nero delle sue biciclette e quel tocco di rosso che rende tutto più vivace e lascia un’impronta sulla tela, un suggello dell’artista sulla sua opera.

 
fotografia concessa da Hopnn

Hopnn lascia il segno anche a Prato 

A Prato nel 2015 realizza due murali nel sottopasso che unisce piazza Ciardi al Serraglio all'interno di un progetto a cura dell'associazione Libertà e partecipazione. Le due pareti misurano ciascuna 23 metri di lunghezza per 3 metri di altezza.

Da un lato si ripercorre la storia industriale di Prato: un grande telaio tessile realizza un tessuto (a pattern bici ovviamente) che si sviluppa lungo tutta la parete e viene lavorato per creare capi d'abbigliamento. Tutta la filiera è mossa a pedali, tutti i lavoratori generano energia pedalando su bici modificate per la realizzazione dei tessuti. L'intera fabbrica è una catena di montaggio a pedali.

Nell'altro muro è rappresentato un enorme tandem, in cui tutti i differenti personaggi rappresentano le varie anime della città. Nelle singole differenze c'è la ricchezza della società e tutti insieme devono pedalare verso un obiettivo collettivo che è la vita in comune nello stesso luogo, la collaborazione e l'equilibrio sono fondamentali per una sana vita sociale.      



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Francesca Nieri -ERBA magazine

Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 13/1/2017

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