La chiesa sconsacrata di Santo Stefano al Ponte, che si trova nel centro storico fiorentino a due passi dal Ponte Vecchio, ospita fino al 2 aprile Klimt experience, una mostra multimediale in onore dell’autore Gustav Klimt, prodotta da Crossmedia Group.
Già all’entrata veniamo accolti da varie tele che ripropongono le opere dell’autore ma appena dentro, la penombra ospita pannelli che descrivono la vita ed il periodo nel quale il padre fondatore della secessione viennese è vissuto.
Oltre ad alcune delle opere più famose come Il bacio, L’albero della vita, Giuditta, l'esposizione prosegue con una proiezione all’interno della chiesa di circa un’ora che alterna giochi di luci, colori, opere, bozze e fotografie accompagnata dalle note musiche di Beethoven, Bach, Wagner.
In sala è stata realizzata un’applicazione esclusiva ed unica al mondo che fonde cultura e tecnologia grazie alla quale, indossando la maschera, puoi immergerti nelle opere d’arte di Klimt a 360° e scoprire un mondo tridimensionale dove osservare ogni dettaglio è possibile.
Una frase dell'artista in particolare mi ha colpita e ve la voglio riproporre perché racchiude un po' il messaggio dell'intera mostra interattiva:
“Nessun settore della vita è tanto esiguo e insignificante da non offrire spazio alle aspirazioni artistiche”(Gustav Klimt)
Valentina Lippi - ERBA magazine
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