Strani avvistamenti poco casuali

I totem ‘abbandonati’ di Mahalaballana

 

La prima volta è successo per caso, mentre accompagnavo mio figlio al salone delle scuole vicino alla Costoli a Firenze. Stavamo appunto discutendo sulla scelta della scuola superiore; io volevo che partecipasse all’open day anche al Liceo artistico a Firenze, lui mi ha risposto che l’arte e tutti i miei amici artisti non facevano per lui (non trascriverò il suo commento esatto) e che era deciso per una scelta più tecnica quale il geometra. Mi stavo un po’ inalberando, perché ha dimostrato grandi potenzialità artistiche fin da piccolo, ma adesso preferisce rinnegarle e farsi il risvoltino ai jeans... ahimé!

Presa dalla discussione provo a spiegargli il significato dell’arte e di come una persona può esprimersi attraverso le proprie opere… alzo gli occhi verso il cielo e SBAM…

Un totem con 'omini' stilizzati attira subito la mia attenzione. A questo giro non mi sono chiesta se fosse lì per essere preso; solo un mese prima avevo già trovato un’opera abbandonata al Lucca Comics e da lì ho scoperto il progetto dell’arte da rubare che si sta diffondendo nell’ambito della street art dove è il ‘ladro’ a divenire l’artista stesso rubando le opere. Quindi non ho indugiato un attimo e l’ho presa…

A casa mi sono studiata l’opera, la firma con le lettere MHL allungate e la data 2017 sul retro non mi aiutavano molto. Ho iniziato ad indagare tra i miei amici che fanno street art e finalmente uno di loro, che ha un’immensa conoscenza in materia, mi ha aiutato ad individuare l’artista. Si tratta di Mahalaballana.

Ho avuto molte difficoltà a trovare sue informazioni su Internet perché restio ai social (ha unicamente un account su My Space); ho scoperto che Mahalaballana è Michele Ballini, artista fiorentino classe ’67 che ha frequentato ll'Istituto d'Arte di Firenze a Porta Romana indirizzo grafica pubblicitaria e fotografia. Anche qui si potrebbe aprire una parentesi sulle serie di coincidenze ma questa è un'altra storia...

Elemento centrale della sua attività creativa, meditativa e terapeutica è il Mostrillo ‘creatura capace di prendere infinite forme e posizioni, scollegato da qualsiasi dovere fisico terreno, ma molto equilibrato nella sua individualità. L'origine del Mostrillo può avere varie fonti, dal semplice far scorrere "casualmente" la penna sul foglio, all'osservazione di forme presenti nella realtà naturale o costruita che sia; una pianta o un insetto fino ad un trattore o un razzo o un utensile. Il Mostrillo segue una sua naturale, inevitabile evoluzione - trasformazione sia nella forma che nel tratto grafico’ come si può leggere nella sua unica biografia trovata on line. On line ho anche scoperto che è stato uno dei primi a fare mail art tramite il social Dododada arte postale per far conoscere ‘i mostrilli del mondo ai suoi mostrilli...’ come si legge nel suo profilo.

Ultimamente il suo tratto è decisamente cambiato evolvendo dall’immagine grafica quasi da cartoon dei primi lavori con i mostrilli ai totem in legno con figure a metà tra l’umano e l’extraterrestre molto stilizzate su sfondo monocromo o multicolore. Figure ancestrali che ricordano i primi graffiti primitivi rielaborati in chiave futuristica. Totem che sono stati al centro della sua ultima mostra, I totem di Mahala, nel 2012 al Glue Alternative Concept space in viale Manfredo Fanti a Firenze.

Poi solo pochi giorni fa altri avvistamenti nei dintorni di Prato, altri regali. Non so più se considerarli casuali o dei veri e propri regali indirizzati a me. Una cosa è certa… le sue opere ti cercano, ti richiamano e non sei tu a trovare loro.

Solo chi ha occhi puntati al cielo può avvistarli…

Buona caccia!


Per maggiori informazioni sull’arte di Mahalaballana

 
 

 

Francesca Nieri - ERBA magazine

Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 21/2/2017

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