Chris Martin & Co. hanno deciso di fare sul serio! Viva la sperimentazione e la contaminazione musicale!
I Coldplay hanno deciso di diventare la migliore band del mondo e ci proveranno con tutte le loro forze. Con questo album hanno proclamato tutte le loro intenzioni nel mondo della musica. Sono stati chiamati Brian Eno, a dare idee e a rendere epiche tutte le canzoni, e Markus Dravs, il produttore degli Arcade Fire. La band ha girato per le strade (e le chiese!) di Barcellona alla ricerca dell'ispirazione. Si sono fatti mettere sotto ipnosi per farsi tirare fuori dalla testa tutte le melodie possibili e le canzoni più inimmaginabili.
I frutti però si vedono! L'album parte con "Life in Technicolor", un brano strumentale di una bellezza rara (che sembra uscita da un album di Madonna degli anni '80 o da una sessione di registrazione di Cindy Lauper). E si pensa «allora Martin diceva la verità quando sosteneva che i Coldplay avevano fatto un album 'felice'!» ma poi arriva "Cemeteries of London" (cimiteri di Londra) e la 'paranoia' torna sovrana sui Coldplay; con quel «singhi-la-la» che fa venire la carie ai denti. "Lost!" ha tante percussioni che danno ritmo, ma la melodia di Martin è talmente noiosa che 'ammazza il pathos subito! "Lovers in Japan" ha un pianoforte campionato estremamente allegro e piacevole (ripeto sembra materiale inedito di Cindy Lauper) e un arrangiamento ben eseguito. Il pezzo poi si trasforma, seguendo il fortissimo amore di Brian Eno per la musica Prog, in "Reign of Love", ninnananna spettrale e leggermente elettronica che avvolge l'ascoltatore in una nube di suoni. "Yes" che parte con quei bei archi e poi diventa un pezzo arabo con finale in stile Blur. "Viva la vida" il capolavoro dei Coldplay. Solo questa canzone vale l'acquisto dell'album! Inaspettata, classica, pop e hip-hop (con quella cassa che non smette mai!) è davvero una canzone che raccoglie suoni da tutto il mondo. Poi "Strawberry swing" e "Death and all his friends" una basata su un riff western e l'atra una classica ballata Coldplay-iana ma ri-visitata in chiave Prog, quindi tutta da scoprire.
IN SOSTANZA: I Coldplay volevano realizzare un album dal sound internazionale e ci sono riusciti. Volevano scrivere inni da stadio e questo "Viva la Vida or Death and All His Friends" ne é pieno. Non ha troppe 'sofisticherie' come facevano temere i Coldplay nelle prime interviste, ma piuttosto si tratta dell'utilizzo, all'interno delle classiche canzoni Coldplay, di sperimentazioni musicali a buon mercato. Nel senso che, per gli amanti di musica Indie, Dance o Rock non ci sarà niente di sconvolgente in questo album; chi, invece, è più fedele a Ramazzotti o Pausini forse si troverà a fare i conti con paesaggi sonori inediti. Ma il tutto è assolutamente digeribile da parte di chiunque! Ed il singolo "Viva la Vida" ne è la prova. Uno dei dischi più belli del decennio. Da comprare originale, niente iTunes.
VOTO: Ottimo
Alessio Lauria - ERBA magazine
Punto Giovani Europa