Una chiacchierata con i ristoratori di 'Uscio e Bottega'

 

In quel di Santa Trinita, una delle vie più riqualificate del centro storico di Prato, ci sono negozi e ristoranti con un target molto giovane. Vicino all’arco, si trova una bottega alimentare/punto ristoro che mira alla qualità e ai prodotti a km 0, dove si possono comprare frutta e verdura e mangiare degli ottimi panini e piatti della tradizione toscana.
Le massime e i detti sui muri, il racconto dei prodotti, ma anche l’autogestione del cliente che si sente così come a casa sua.

Fausto, Pamela e la loro brigata ti fanno sentire davvero a tuo agio… Benvenuti ad Uscio e Bottega!

Li abbiamo intervistati per Erba Magazine; ecco cosa ci ha raccontato Pamela:

 
 

Dove e quando nasce l’idea di Uscio e Bottega?
L’idea nasce all’inizio del 2014 quando Fausto era rimasto senza lavoro e io stavo frequentando un corso per OSS. Lui ha sempre avuto la passione per la cucina, il mangiar bene e tutto. Abbiamo detto 'proviamo è il momento di fare un tentativo' e abbiamo deciso di aprire questa bottega.

Quali sono le menti e i volti di Uscio e Bottega? Presentatevi.
Io aiuto Fausto. Fausto è titolare di Uscio e Bottega e in più con noi lavora una persona che è per noi importantissima, Gino, un inserimento socio terapeutico che ha iniziato con noi e ci dà una grossa mano. Senza di lui sarebbe veramente complicato. Questi siamo noi tre.

Qual è la vostra filosofia di cucina e del vivere la buona tavola?
Ci vorebbe lui a rispondere, comunque penso di interpretare la sua opinione. La nostra è una cucina giornaliera. Ogni giorno noi  prepariamo un solo piatto cucinato, di modo che lo prepariamo in giornata e viene finito il giorno stesso, senza sprechi. Tutti i giorni proponiamo un qualcosa di fatto in casa, sia un primo di pasta fresca o dei piatti a base di verdure, in base a quello che ci portano. E se, a fine giornata, restano delle verdure, Fausto decide cosa cucinare il giorno dopo. Niente viene buttato.

Quali sono a tavola  i vostri cavalli di battaglia? Regalateci qualche aneddoto legato alla vostra cucina e diteci qual è il vostro comfort food per eccellenza?

Sicuramente il nostro cavallo di battaglia sono le verdure ed il modo in cui le cuciniamo. Sono molto apprezzate dai nostri clienti, però direi che la cosa che piace forse più di tutte è proprio il panino. Tutte le volte che Fausto fa un panino, lo fa come se lo facesse per sé, non sta attento alle dosi e lo prepara proprio come se lo dovesse mangiare lui; secondo me le persone che lo mangiano lo sentono. Per quanto riguarda la cucina, Fausto è molto affezionato alle tradizioni di sua nonna, che era una donna che amava far da mangiare per tutta la famiglia. E lui nel crescere ha fatto sue tante ricette che oggi ripropone in bottega.

Cosa fate voi per conciliare cibo e cultura. Per voi insomma è importante creare un “contorno” alla buona cucina?
Per noi la cultura, ed in particolar modo la musica, sono fondamentali. Fausto ha sempre suonato la batteria in un gruppo ed è sempre stato dietro ad eventi anche ad Officina Giovani, dove ha organizzato 'Officina Jazz' un po’ di anni fa. Spesso quando si cerca di fare un evento si cerca di far conciliare il far da mangiare con la musica di qualità. Quando proponiamo un evento, che sia estate o inverno, la musica non manca mai!

Parteciperete anche la prossima estate all’iniziativa dei giardini di Sant’Orsola ed ad altre iniziative per riqualificare il vostro quartiere?
All'iniziativa dei Giardini di Sant'Orsola della scorsa estate abbiamo aderito tra gli esercenti che offrivano il pic-nic box, ma siamo sempre molto disponibili a qualsiasi proposta o iniziativa che viene fatta in Santa Trinita. Abbiamo partecipato anche ad un mercatino d’inverno dove seguivamo la ristorazione. Cerchiamo insomma di essere sempre presenti alle iniziative del quartiere, se ci chiamano di solito si risponde.

Oltre che buoni a tavola siete anche “buoni” nella vita sostenendo progetti nel sociale. Parlateci un po’ di queste attività che portate avanti...

Siamo molto affezionati alla Polisportiva Aurora; abbiamo iniziato con loro facendo volontariato in pizzeria e, come dicevamo prima, da quando abbiamo aperto il nostro negozio abbiamo scelto di tenere con noi Gino che fa parte della polisportiva: lui aiuta noi lavorando e noi aiutiamo lui tenendolo impegnato in questa attività lavorativa, visto che per questi ragazzi lavorare non è così scontato ma fondamentale per la loro dignità. Quindi è proprio una cosa importantissima secondo me, oltre appunto ad avere con noi Gino che, come ho già detto, fa già parte della famiglia. Anche gli eventi che abbiamo organizzato questo inverno alla pizzeria ”Fuori di Pizza” gli abbiamo organizzati sì per avere uno spazio più ampio dove poter fare concerti, però lo scopo principale è stato anche quello di far conoscere l'attività della pizzeria gestita da ragazzi con varie problematiche.



Per conoscere Uscio e Bottega e le sue prelibatezze...
Visita la pagina FB di Uscio e Bottega

 

 

Sara Scardigli - ERBA magazine

Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 31/3/2017

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