Amanti della street art, a Roma avrete sicuramente qualcosa in più da andare a vedere. I muri certe volte possono anche parlare, raccontarci storie, e questa è sicuramente una grande, grandissima storia. Al Villaggio Globale zona Testaccio, nel weekend del 22-23 aprile, si è svolto un grande evento internazionale di poster art, World Wide Wall #1, che ha invaso un’intera parete, sotto il porticato vicino alla Città dell’Altra Economia, di poster a firma dei più svariati artisti, che avevano mandato le loro opere o le avevano portate di persona per essere parte attiva a questa grande iniziativa.
L’evento - nato dalle menti del collettivo composto da Merio Fishes Invasion, k2m, 5toker, Tzing Tao, Aloha streetart, Neck Tie (Mr. Minimal), Häns Og Grete, Oral Pro Nobis ed organizzato da Re-visioni - arriva al termine di una Call a livello internazionale e si è sicuramente differenziato dagli altri festival sulla poster art che sono stati organizzati negli anni nella capitale. Se di solito durante queste ‘posterate’ si andava a formare una griglia più o meno geometrica con i vari poster, questa volta è stato realizzato un vero e proprio gioco di incastri tra poster sagomati di varie dimensioni e poster più squadrati che facevano da texture, che tutti uniti sono andati a comporre un gigantesco puzzle dall’effetto incredibile. Il tutto è stato reso ancora più spettacolare dalla location, il muro è infatti incastonato all’interno di 9 arcate che gli fanno da cornice, facendo ancor più risaltare il fantastico gioco multicolor dei poster.
Tanti gli artisti che hanno regalato un po’ della loro arte per questa grande opera murale. Ci sono stati anche ospiti d’eccezione come Xadalu, arrivato direttamente dal Brasile, dove porta avanti progetti con i ragazzi nella foresta Amazzonica, che ha partecipato dando un tocco decisamente fluo col suo maxi poster, e tanti altri ospiti oltreoceano.
Ognuno ha regalato un po’ della sua arte, ha trasmesso il proprio punto di vista sulla società e sulla vita, ognuno con il suo obiettivo, raccontando un pezzettino di sé, lasciando il proprio segno. E il risultato finale è stato senza dubbio emozionante, perché i vari punti di vista sul mondo, le varie sensazioni, si sono fusi in un tutt’uno trovando forza gli uni negli altri, dialogando con le opere degli artisti vicini, raccontando una storia del tutto nuova rispetto a quella con cui erano, magari, stati pensati. La grande storia del WorldWideWall #1.
E questo era proprio l’obiettivo degli organizzatori; far passare il messaggio che l’arte è la più grande forma di espressione, ma solo se le varie realtà ed individualità non si isolano, rischiando di divenire qualcosa di fine a se stesse, ma anzi riescono a collaborare e parlarsi l’un l’altra. Solo così possono raggiungere la sua massima forza.
Un unione che si respirava nell’aria, si toccava con mano (in tutti i sensi) nel lavoro che è stato fatto dai vari partecipanti, che si spera sia solo un primo piccolo seme che farà germogliare un albero.
Sbirciando sulla pagina Instagram dell'evento (worldwide.wall) sembra proprio che non dovremmo attendere molto per una nuova Call!
Per maggiori informazioni sull'evento e per leggere la lista dettagliata degli artisti che hanno partecipato:
Evento FB Worl Wide Wall #1
Francesca Nieri - ERBA magazine
Punto Giovani Europa