Una settimana che non mi aspettavo: On Arrival Training a Roma

 

13 marzo 2017

Ciao a tutti!
Sono di nuovo io, Derya in Servizio Volontario Europeo a Officina Giovani dalla Turchia. Voglio aggiornarvi sul mio progetto e su comesta andando!

Dal 16 al 23 febbraio ho partecipato all'On Arrival Traning uno dei due eventi di formazione cui tutti i volontari hanno il diritto/dovere di partecipare. Si tratta di alcuni giorni in cui ci ritroviamo con altri volontari che sitrovano in quel paese per parlare, giocare confrontarsi sull’esperienza.



 
 

Così il 16 di febbraio ho preso un treno per Roma, il luogo dove si sarebbe svolto il mio training. Ho deciso che voglio condividere con voii miei sentimenti su questa esperienza.

Quando sono partita ero davvero molto eccitata, stavo partendo per Roma. Prima di venire in Italia ho visto alcune foto di Roma e non riuscivo a smettere di guardarle tanto mi piaceva quello che vedevo! Sono partita molto presto alla mattina, ho raggiunto Roma intreno fermandomi prima a Firenze: un viaggio che è durato 2 ore circa. Gli organizzatori ci avevano inviato per email le indicazioni per raggiungere la sede del training. Quindi non è stato difficile trovare il luogo, sono addirittura arrivata prima e quindi ho potuto riposare un poco.

La prima persona che ho incontrato è stata la miacompagna di camera, una ragazza francese che fa lo SVE a Pesaro, ci siamo davvero divertite insieme! Ho potuto conoscere tutti gli altri a cena.

Dopo la cena ci siamo ritrovati in una stanza molto grande dove i formatori ci hanno illustrato il programma di tutto il percorso, e ho pensato…"quante cose da fare come faremo se siamo più di 50?" E infatti poco dopo siamo stati divisi in 2 gruppi più piccoli. Però è stato incredibile scoprireche c’erano più di 50 volontari da tuta Italia che stavano vivendo la mia stessa esperienza!



 
 

La prima cosa che i trainers ci hanno chiesto è statopensare e scrivere le nostre paure e aspettative sull’esperienza e condividerle con gli altri… è stato strano scoprire che più o meno tutti provavano le stessecose, non l’avrei mai immaginato!
Ma veniamo al momento migliore: la cena. Adoro il cibo italiano ma abbiamo mangiato così tanto che avevo l’impressione di essere sempre piena!

Questi training prevedono sempre un corso di lingua italiana, visto che i partecipanti sono arrivati da poco e non sanno ancora molto bene la lingua. Quindi dalle 9 alle 13 siamo stati impegnati con l’Italiano e questo per ogni giornata. Dopo il corso c’era sempre pranzo e a seguire attività come giochi o chiacchierate.

Cosa ho imparato da questa esperienza? Ho approfondito molto lo SVE e ho avuto l’occasione di fare attività come Team Building,Intercultural Learning e attività sulla gestione dei conflitti e sui diritti e doveri del volontario. Condividere le mie esperienze con altri ragazzi come me è stato veramente utile e coinvolgente. Le mie attività preferite sono state quelle sull’apprendimento interculturale nel quale ogni gruppo doveva mettersi nei panni di un personaggio e pensare cosa avrebbe detto o fatto.

Ma il meglio del training è stato il 4°giorno:siamo stati in gita a Roma! Il giorno più indimenticabileper me!


L’ultimo giorno ci hanno lasciato del tempo per pensare atutta l’esperienza e fare delle valutazioni. L’attività prevedeva di scegliere delle carte con dei disegni che rappresentassero i nostri sentimenti in quel momento. Dopo cena è venuta l’ora del Farewell Party, una festa di saluti con tutte le foto fatte durante il training. Eravamo tutti molto tristi perché era arrivato il momento di salutarci, anche io mi sono rattristata molto perché mi sono affezionata a questi ragazzi. Dall’altro lato ero contenta di rientrare,Prato mi mancava e lo stesso i miei colleghi

Sono tornata piena di fantastici ricordi e foto! Siamo rimasti d’accordo con i miei migliori amici dal training di farci visita a vicenda e non vedo l’ora!

 

A presto,

Derya

Ultima revisione della pagina: 21/9/2018

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