Burn After Reading - A prova di spia

Locandina del film Burn after reading
Fonte: www.vivacinema.it

Comincio dalla fine esprimendo per l'ultimo film dei fratelli Coen Burn After Reading - A prova di spia un giudizio più che positivo, il film merita davvero!

Innanzi tutto per quanti ben conoscono l'arte dei fratelli Coen è facile apprezzarne la classica impronta, l'ironia sottile resa in alcune scene esilarante dalla bravura comica di un eccezionale Pitt e dallo sguardo disincantato sulla società che rende tutto assurdo, ma allo stesso tempo così reale. La visione di questo film non può non rimandare alla memoria del mitico Il Grande Lebowsky ed inserirsi perfettamente nella filmografia Coeniana.

Nel mondo post-guerra fredda, dove lo spionaggio, i pedinamenti e i dossier segreti non hanno più l'obbiettivo di preservare i fragili equilibri del mondo diviso in blocchi, gli stessi metodi vengono utilizzati da facoltosi coniugi in cause di divorzio da milioni di dollari.. Ed è proprio su questo paradosso che si snoda la trama del film. Tutto comincia con il licenziamento di Osburne Cox (John Malkovich) analista della CIA che decide di scrivere le sue memorie, sua moglie Katie (Tilda Swinton) decisa ad ottenere il divorzio lo tradisce con lo sceriffo federale Harry Pfaffe (George Clooney) la cui peculiarità, oltre a numerose intolleranze alimentari, è il cronico difetto di portarsi a letto donne conosciute su internet, nonostante sia, all'apparenza, felicemente sposato. Nel frattempo alla periferia di Washington un istruttore di palestra, Chas (Brat Pitt) trova negli spogliatoi femminili un CD con informazioni Top-Secret della CIA (che poi non sono altro che le memorie di Cox). Nella speranza di ricattare il proprietario del discetto, Chas coinvolge una sua collega Linda Litzke (Frances McDorman) che accetta di aiutarlo con l'obbiettivo di utilizzare i soldi per interventi di chirurgia estetica che non può pagarsi.

Il microcosmo che i Coen rappresentano è fatto di gente che agisce prima di riflettere, di desideri dettati solo dall'apparire (si pensi alla chirurgia estetica, ai rapporti su internet e alla voglia di scrivere personali memorie), insomma, un giudizio critico e smaliziato sulla società moderna.

Un consiglio per chi ancora non avesse visto questo film: tutto è, in ultima analisi, molto più profondo di quanto una lettura superficiale dello stesso può far apparire.



Lucia Corsetti - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 27/6/2016

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