Krayon, pittando in punta di ‘pixel’

Dove il particolare crea l’insieme


 

Krayon è un pixel artist italiano nato a Melfi, con base a Roma. Dopo gli studi in disegno industriale e grafica, sviluppa un linguaggio personale che lo contraddistingue da anni.

Il pixel è l’elemento base su cui costruisce le proprie opere con pazienza e precisione. Nei suoi lavori emerge lo schema progettuale e la gestione dell’immagine nella sua complessità. Da sempre è stato influenzato dalle arti classico-scientifiche, dal neoimpressionismo di Seurat all’optical art di Vasarely.

Una vera fucina di idee che non si ferma mai… recentemente ha partecipato al GAU project a Roma realizzando due delle ‘campane di vetro per la raccolta plastica’ d’autore e alla mostra collettiva ‘Skate HeArt Roma’ vol. 2 presso la Florence Tattoo Convention di Firenze dove per l’occasione ha personalizzato con il suo stile una tavola da skate; quattro i muri realizzati negli ultimi due mesi: quello a Roma in San Lorenzo che ritrae Jeams Dean, i muri ‘Luigi Fabbri tribute’ e ‘Le simpatiche canaglie’ al Centro Civico Michelini a Bologna, il dipinto su muro in collaborazione con l’artista Ironmould presso Intersos24 a Roma. Degna di nota la partecipazione a giugno di quest’anno alla mostra collettiva ‘Urban reaction figure’ al Macro Testaccio a Roma.

Durante il suo percorso artistico ha dipinto per molti festival come Vedo a Colori (Civitanova Marche), Rock Your Head (Montebello di Bertona), Blue Flow (Ventotene), Streetart Wine Fest (Marsala), In wall we trust (Airola). Nel 2015 crea TEXTURA in fest, primo festival di street art nella sua città di origine.

“Nelle mie opere alterno figurativo e astratto, l’unica costante e il perno su cui ruota tutta la ricerca, è la tecnica. L’elemento che mi contraddistingue è il pixel” – sottolinea l’artista spiegando come questa tecnica sia nata dopo l’influenza degli studi in design industriale e il lavoro su applicazioni mobile. “L’idea che tutto ciò che vediamo è costituito da elementi base come atomi e molecole, mi ha portato ad indagare l’elemento essenziale usato nella grafica digitale” – ci racconta Krayon sottolineando come: “da questa via teorica poi sono susseguite diverse evoluzioni per portare un’immagine digitale su diversi supporti analogici, dal muro, alla tela, maglie, skate e ultimamente anche elementi curvi come campane del vetro. La soluzione più recente è quella di usare griglie plastiche e metalliche. Ne ritaglio di ogni dimensione e non ho bisogno di altro, solo tanta pazienza. Tutto questo richiede una lunga fase di progettazione e ottimizzazione, ma mi lascia sempre stupito del risultato”.


Per conoscere meglio l'arte di Krayon:
Website Krayon
Pagina FB 
Profilo Instagram ar_krayon 

 
 
 
 
 
 
 

Francesca Nieri - ERBA magazine

Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 21/11/2017

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