Anche quest'anno prosegue il campionato di match d'improvvisazione teatrale Lega Amatori, svolto dalla L.I.F.(Lega Improvvisazione Firenze), presso l'Arena Teatro Cinecittà, in via Baccio da Montelupo, Firenze. Ci accompagneranno nei nostri venerdì sera (ore 21.15) fino al 12 dicembre, serata della finale, per poi proseguire a marzo con il campionato dei professionisti all'Auditorium F.L.O.G Firenze, in via Michele Mercati. Inoltre gli spettacoli non si svolgeranno solo a Firenze, ma anche ad Empoli, a partire da sabato 11 ottobre fino a sabato 29 novembre.
Chi ancora non conoscesse questa esilarante forma di teatro, si starà sicuramente domandando in che cosa consiste. Occorre sottolineare che qui non siamo in presenza di attori guidati da meticolosi registi, né delle penne di poetici ed esperti sceneggiatori, bensì di un cast e di un allestimento all'apparenza molto più naturale e semplice. Il cosiddetto patinoir, una sorta di piccola arena o se vogliamo di skené greca posta alla stessa altezza del pubblico, viene plasmata a scenografia, a campo di battaglia, e utilizzata dagli attori, ogni volta, in maniere inimmaginabili dal pubblico. Un arbitro, ruolo assai fondamentale nel match, propone i temi degli sketch e arbitra la 'partita' ammonendo i giocatori con i falli. Da non dimenticare il caloroso pubblico, che diventa parte attiva e non passiva della serata, perché chiamato a votare alla fine di ogni sketch. Sul campo dodici attori divisi in due squadre, indossano i colori delle squadre a cui appartengono, prendendo in prestito le maglie dai giocatori di hockey: eccoli, i protagonisti indiscussi dello spettacolo, guidati da poche regole, ma soprattutto dalla loro creatività, comicità ed esuberanza.
La scioltezza e la sicurezza degli attori, unitamente al fatto che i vari sketch sono sempre caratterizzati da un inizio, da un problema centrale e da una fine (del resto,come tutti i normali spettacoli), può far sorgere nello spettatore l'idea che non sia possibile che tutto sia improvvisato: la pioggia di battute, la velocità di creare una storia in trenta secondi, le canzoni costruite a suon di rima, la quasi perfetta sincronia ed empatia degli stessi attori (come se si fossero anticipatamente messi d'accordo sul da farsi), suscitano il dubbio di uno spettacolo falsamente improvvisato, facendo credere che gli attori abbiano imparato una parte a memoria. E invece... cari/e spettatori/trici siamo di fronte ad un'arte, riservata a pochi eletti: l'improvvisazione!
Dunque: siete stanchi della solita routine quotidiana? Volete divertirvi ed essere coinvolti? Benvenuti al match d'improvvisazione teatrale!
Alessia Mavilla - ERBA magazine
Punto Giovani Europa