'Risveglio', un docufilm con i detenuti del carcere di Civitavecchia

 
Un fermo immagine tratto dal backstage del docufilm Risveglio
 

"Risveglio" è il titolo del film documentario promosso dall'assocazione culturale Real Dreams, per la regia di Pietro Benedetti e fotografia e montaggio di Davide Boninsegna. Il lungometraggio è stato prodotto dal laboratorio di cinematerapia, realizzato con un gruppo di detenuti del Nuovo Complesso Penitenziario di Civitavecchia.

Le musiche sono a cura di Enrico Capuano (colonna sonora) e di Marco Giardina (inserti musicali). Il film è tratto dai racconti e sogni dei detenuti di cui loro stessi sono i protagonisti; gli unici due attori di professione presenti infatti, sono Luisa Stagni (moglie di Italo) e Pino Di Persio (avvocato).

L'associazione Real Dreams ha potuto produrre l'intero progetto grazie al sostegno della Regione Lazio e della Casa Edile di Viterbo, al patrocinio del Comune di Civitavecchia, all'Ospedale San Paolo di Civitavecchia e all'ausilio del settore educativo del carcere.

La storia vede protagonista Italo, un uomo accusato ingiustamente di omicidio e che, per questo motivo, verrà arrestato. Lo sconforto è tanto, la perduta libertà e l'ingiustizia per cui è stato condannato, non gli danno pace. Sembra essere tutto perduto, quando in aiuto gli verrà proprio il suo compagno di cella, Alessio, il quale cercherà in ogni modo possibile di spronarlo e farlo reagire, insegnadogli che il carcere non deve avere il potere di sovrastare una persona, ma va visto come un'opportunità per riscattare se stessi. Questo è possibile proprio grazie alla collaborazione e alla solidarietà tra i detenuti, qui visti sotto un occhio completamente diverso e fuori da ogni pregiuduzio.

I carcerati diventano così non solo amici, ma fratelli. Disposti a tutto pur di aiutare il loro compagno in difficoltà. Lo aiuteranno a sentire meno il fardello della solitudine e del fatto di vivere all'interno di una piccola cella. Nel film vengono mostrati moltissimi lati positivi della vita in carcere, in cui trovano spazio tanti momenti ricreativi, quali semplici partite a carte o di pallone e momenti di aggregazione collettiva.

Un'immagine forse a cui non siamo mai stati abituati, dal momento che spessisso i penitenziari vengono dipinti come luoghi terribili, in cui avvengono atrocità immotivate.

 
Un fermo immagine tratto dal backstage del docufilm Risveglio
 

Con questa piccola pellicola, forse l'intento è quello di mostrare un altro lato di questi posti, aldilà dei soliti luoghi comuni, facendo vedere l'altra faccia della medaglia, evitando di cadere nel solito qualunquismo secondo cui le carceri sono l'equivalente dell'inferno.

Il film ci mostra che è sbagliato fare di tutta l'erba un fascio e che, anche in situazioni disperate come quelle, bisogna trovare lo stimolo per andare avanti, adattarsi e trarre da quell'esperienza un modo per rieducarsi, imparare e cambiare.

Come ci è stato detto dagli stessi produttori del lungometraggio: "il senso alla base di questo laboratorio era quello di dare spazio ai detenuti, farli sentire, anche se per poco tempo, liberi di esprimersi, con i loro sogni e le loro emozioni. Oltre che dargli delle indicazioni e una formazione attoriale. Il senso del film è la solidarietà tra carcerati e, per far venir fuori meglio questo aspetto. Hanno puntato molto sulla spontaneità, senza dover seguire un copione con battute già scritte".

Sono stati lasciati anche molti rumori caratteristici del penitenziario; rumori ripetuti in modo costante, per far trasparire un senso di apatia e durezza che si respira, malgrado tutto, tra quelle mura.

Il film vuole anche essere un'occasione per portare un progetto come questo in altri contesti carcerari, dal momento che i detenuti stessi hanno reagito molto bene e hanno visto che attraverso il cinema si muove qualcosa dentro e si rendono partecipi in prima persona attraverso la creazione di un progetto comune.

 
Un fermo immagine tratto dal backstage del docufilm Risveglio
 

Per vedere il Trailer del docufilm "Risveglio"

Per maggiori informazioni sull'attività dell'associazione culturale Real Dreams

 

 

Eleonora Giovannini - ERBA magazine

Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 22/12/2017

I Social di ERBA Magazine: