Gabriele Salvatores torna sugli schermi con il sequel de “Il ragazzo invisibile”, “Il ragazzo invisibile – seconda generazione”, tenendo però a sottolineare che non si tratta affatto di una saga, ma di film a sé stanti, ognuno con una trama propria. Al centro del film ritroviamo Michele Silenzi, un tipico ragazzino adolescente scontroso, con dei problemi da affrontare come tutti i suoi coetanei. Dopo aver scoperto nel primo film di avere dei poteri (il dono dell’invisibilità e la forza incontrollata) e di essere quindi ‘speciale’ (scoperta che lo porta ad avere delle difficoltà nelle relazioni con le persone vicino a lui), nel secondo film incontra la sua madre naturale e la sorella che gli sconvolgeranno ulteriormente la sua esistenza, facendolo entrare in una nuova avventura.
Mi ha stupito come un regista italiano possa riuscire a dar vita ad un film che richiama il mondo dei supereroi, non cadendo mai nel banale e lasciando lo spettatore rapito dal primo all’ultimo minuto con effetti speciali ed azione tipici dei film americani di questo filone.
La storia nel secondo film ha assunto un lato più oscuro e anche di azione. Questo si deve soprattutto alla sceneggiatura che Salvatores affida stavolta a Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo e Alessandro Fabbri, rinunciando a qualsiasi credit: una sceneggiatura che punta all’azione e risulta molto più cupa e complessa, ma anche decisamente più accattivante rispetto a quella del primo film.
L’attore, adesso diciassettenne, Ludovico Girardello è stato nuovamente scelto dal regista per interpretare il protagonista, ma la trama si arricchisce di nuovi personaggi. Michele, dopo essersi sentito solo nel primo film, in questo scopre che ci sono altri ragazzi come lui e si sente parte di un gruppo. Oltre a Ludovico Girardello, che conferma il suo ruolo da protagonista con la sua spigliatezza e naturalezza, mi è piaciuta molto la co-protagonista, la sorella misteriosa con il potere incendiario, interpretata dall’attrice Galatea Bellugi e una menzione va anche all’attrice italiana Valeria Golino, madre adottiva del protagonista, che si è cimentata in un nuovo ruolo e in un nuovo genere di film.
Un film dalla trama complessa, ma comunque abbastanza facile da seguire, in cui sono protagonisti dei giovani supereroi. Gabriele Salvatores ha fatto suo il gusto cinematografico dei giovani di oggi dando a questo genere una nuova interpretazione tutta italiana.
Voglio chiudere con una delle frasi che mi è rimasta più impressa del film:
“Il male esiste, in ogni uomo. È una parte di te. Ed è molto potente. Per questo ti fa paura. Tutti dobbiamo fare i conti con il nostro lato oscuro. Si chiama diventare adulti”.
Genere: Fantasy
Anno: 2018
Regia: Gabriele Salvatores
Attori: Ludovico Girardello, Kseniya Rappoport, Galatea Bellugi, Noa Zatta, Ivan Franek, Valeria Golino, Maurizio Lombardi, Daniel Vivian, Emilio De Marchi, Lorenzo Acquaviva, Silvia Busuioc, Kristof Konrad, Christoph Hülse.
Sara Scardigli - ERBA magazine
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