Prendiamo un'adolescente di 15 anni, bella, ricca, con prospettive future degne di una regina; allontaniamola dai genitori; trasferiamola dalla sua terra d'origine in un'altro stato con usi e costumi differenti, sì, ma anche con tanto sfarzo e agio: ciò che accadrà sarà un'esplosione.
Sbaaam!
Non c'è epoca che non abbia i suoi scenari, ma “tutto il mondo è paese” o “non c'è niente di nuovo sotto il sole”: in qualsiasi tempo si trovi una teen-ager in tali panni riuscirà a farsi notare, scoprire il mondo e nuovi lati di se stessa, a fare esperienze, conoscenze, errori e amori, tirando a letto tardi, agghindandosi di tirapiedi e coccolandosi con tanto tanto shopping. Magari diverrà regina, una regina decisamente consumista è vero, ma molto molto glamour.
Così è la Marie Antoniette di Sofia Coppola (film del 2006), una figura ispirata dalla biografia di Stefen Zweig e dal prototipo adolescenziale moderno. A rivestire Kirsten Dunst, l'attrice che ne interpreta le sorti, e tutta la corte, è il premio Oscar Milena Canonero, con la grande collaborazione della Sartoria The One di Roma.
Proprio da quest'ultima il Museo del Tessuto ha attinto per creare la mostra Marie Antoniette. I costumi di una regina da oscar, 11 febbraio – 27 maggio 2018. Ad affiancare questo excursus, di alcuni tra i più bei costumi mai realizzati cinematograficamente del XVIII secolo, c'è anche la mostra Il Capriccio e la Ragione. Eleganze del Settecento europeo (realizzata in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi e Museo Stibbertdi Firenze) ancora visitabile fino al 29 aprile.
Un bellissimo e azzeccatissimo fil rouge regna sovrano: finzione e realtà si confrontano e confondono mescolandosi tra gli spazi dell'ex fabbrica oramai da tempo adibita a museo.
Della mostra si parla in tutta la Penisola, un immancabile appuntamento non solo per gli appassionati di moda e costume, ma anche per storici, esteti, amanti e dilettanti del bello, cinefili, curiosi di ogni tipo.
Ad aprire le danze della visita si trova un'installazione multimediale che ripercorre le tappe più significative della regina ma anche del periodo storico, scoprire qualche info interessante e meravigliarsi davanti al vestito rosa shocking creato appositamente per lo shooting che la rivista Vouge America dedicò al film e che fu da ispirazione per i creativi e i fashionisti di tutto il mondo; mentre nella sala grande ci accoglie una scalinata di ben 20 abiti, principalmente femminili... Ma non dico altro, bisogna vedere per credere, per andare a vivere le sorprese e sopratutto le emozioni che questa mostra sa suscitare.
Eugenia La Vita - ERBA magazine
Punto Giovani Europa