Luca Mazzocchi, aka 2uka, classe
’77, inizia a disegnare da autodidatta nel 1993, a soli 16 anni. Complice
e fonte d’ispirazione un ragazzo più grande di lui che condivideva con Luca la
passione per lo skate e che si era avvicinato al mondo dei graffiti. Così anche
Luca inizia ad esprimersi in strada sulle grandi superfici realizzando murales
a spray. Un percorso quasi inverso il suo, perché, solo dopo aver sperimentato
muri e bombolette, scopre acrilici e pennelli, iniziando a realizzare le sue
opere, prima su legno recuperato da casse da imballaggio sul luogo di lavoro,
fino ad arrivare alle tele su cui interviene con qualsiasi materiale: spray,
pennarelli indelebili, acrilici.
In realtà
i supporti ed i materiali sono solo dei mezzi, dei tramiti, per palesare le sue
idee e sensazioni e per placare la sua frenesia artistica. Se ha in mente
un’idea, se prova uno stato d’animo, il disegno è il mezzo per portarlo
all’attenzione di chi lo andrà a vedere. Un modo forse anche per lanciare
messaggi in codice e per raccontare quello che non sempre è facile dire con le
parole. Non gli piace definirsi artista, preferisce l’appellativo di ‘creativo’,
perché come lui stesso afferma: “Non ho regole nel dipingere e non cerco di
raggiungere particolari obiettivi, faccio ciò che faccio perché ne sento il
bisogno... mi fa stare bene”.
E
nell’ultimo anno la sua attività artistica si è notevolmente intensificata come
lui sottolinea: “Non ho mai dipinto/disegnato con così tanta costanza come
nell'ultimo anno. Principalmente per mancanza di tempo e soprattutto di spazio,
ma da fine 2016 ho finalmente una stanza/laboratorio in cui posso dare sfogo
alle mie gioie e frustrazioni, unico vero motore del mio processo creativo”.
Al centro
delle sue ultime opere uno strano personaggio che muta la testa in base alle
sue sensazioni: molto spesso la testa assume le sembianze di un anomalo U.F.O.
con tre piccole finestrine-occhio al centro, talvolta di una casetta per
uccellini, talvolta di un razzo o di altri soggetti che hanno sempre un
significato più profondo rispetto a quello che l’occhio percepisce ad un primo
impatto. “Una testa che si può staccare – come Luca ci racconta - per scordarsi
il dolore e osservare il mondo e se stesso da altre prospettive”.
Sulle T-shirt
di questo stravagante personaggio, che richiama il mondo degli skate, frasi
incisive ed emblematiche che arrivano a rafforzare le sensazioni veicolate
dall’immagine: ‘Stay Hard’, ‘Have a Nice Day’, ‘Like a Hamster in the Wheel’,
‘I’m Back’, ‘Resisti’ e tante altre.
E dato che
le 2 dimensioni non gli bastavano, da poco ha deciso di veicolare questi suoi
messaggi anche in 3D, realizzando delle mattonelline in gesso (di cui realizza
lui gli stampi) e affiggendole sui muri della sua città.
Per conoscere meglio l’arte di 2uka:
Profilo
Instagram 2uka77
Francesca Nieri - ERBA magazine
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