Vivienne Westwood. Punk. Icona. Attivista. è un documentario del 2018 diretto da Lorna Tucker. La regista ha seguito la stilista britannica nel suo atelier, alla scoperta del processo creativo che porta alla realizzazione delle nuove collezioni per poi scavare più a fondo nella storia di Vivienne Westwood con interviste e materiale già esistente.
Nel documentario, anche grazie alle testimonianze dei suoi più stretti collaboratori, dei figli e del marito Andread Kronthaler, è proprio la Vivienne Westwood stilista che emerge di più: quella che ha faticato per affermarsi e ha lottato contro chi l'ha derisa pubblicamente per il suo stile fuori dalle righe. Quella che viene raccontata da Lorna Tucker è infatti, la storia della rivincita di una donna che, partendo dal retro di una bottega londinese è arrivata ad aggiudicarsi due volte di fila il premio British Designer of the Year, ottenere un'onoreficenza dalla Regina Elisabetta II e ad avere negozi aperti in tutto il mondo.
Da questo documentario però rimane un po' in ombra la Vivienne delle origini, quella che insieme al manager dei Sex Pistols, Malcolm McClaren ha dato origine allo stile punk: ci dobbiamo infatti accontentare - per volere della stessa Westwood - di qualche accenno a questo periodo importantissimo sia per la stilista che per la musica e la moda.
Un altro aspetto che invece viene quasi del tutto bistrattato, e sul quale anche la stessa Westwood si è espressa negativamente, è la parte dedicata all'attivismo. Vivienne Westwood infatti si occupa da anni di temi come la moda ecosostenibile, un argomento molto discusso nel mondo della moda e che sta rivoluzionando l'approccio di molte Maisons alle nuove collezioni.
Nonostante il fatto che il titolo un po' inganni su quello che poi in realtà è il contenuto, è un documentario da vedere per conoscere quella che, senza dubbio, è un'icona del nostro tempo.
Lavinia Alessi - ERBA magazine
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