Giù al Nord

Locandina del film "Giù al nord"
Fonte: www.mymovies.it

 
Un funzionario delle Poste, Philippe, scoperto a fingersi disabile per avere la priorità nei trasferimenti dell'azienda sulla Costa Azzurra viene spedito per punizione in un piccolo villaggio nel nord della Francia. La sanzione inflitta è per lui e la sua famiglia peggiore dello stesso licenziamento. L'idea di trasferirsi nell'area di Lillie lo terrorizza, questa zona infatti è considerata dai francesi un luogo buio, freddo, piovoso e abitato da gente rude, poco socievole e dal dialetto incomprensibile. Philippe parte da solo, lasciando in Provenza moglie e figlio, per giungere nella piccola cittadina dove viene a contatto con le tradizioni locali e comincia ad interagire con i bizzarri abitanti del posto, gli Ch'tis. "Uno straniero che va nella regione degli Ch'tis piange due volte: quando arriva e quando riparte" questa frase sintetizza l'evolversi della pellicola, Philippe, al momento di ripartire, dopo i tre anni trascorsi nella piccola città di Bergues, piange sconsolato tra le braccia del suo amico e collega Antoine.

Questo film di Daniel Boom narra il pregiudizio, dettato dall'ignoranza, che si ha verso abitudini e culture diverse anche se non troppo lontane. Il regista riesce a coniugare il divertimento, reso attraverso situazioni quotidiane, ad un messaggio non banale, l'importanza di superare gli stereotipi e i preconcetti attraverso la conoscenza e la comprensione. E' immediata la vicinanza che questi temi hanno con la realtà italiana dove allo stesso modo i sentimenti di pregiudizio, legati alle diverse provenienze regionali, si manifestano talvolta con accenti preoccupanti.

Buona parte della pellicola si basa su divertenti sketches costruiti su equivoci legati alle differenze linguistiche e proprio per questo, nonostante un buon doppiaggio che cerca di rendere al meglio questa peculiarità, sono molte le sfumature che inevitabilmente si perdono nella visione non in lingua originale.



Lucia Corsetti - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 27/6/2016

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