Come avviene la scelta del soggetto che ritrai, cosa ti affascina dipingere?
"La scelta dei soggetti da ritrarre avviene in modo casuale, di stomaco. Sostanzialmente non c'è nessun criterio specifico che condiziona la decisione, lo dimostra il fatto che i soggetti sono molto diversi tra di loro.
Quello che sento sinceramente di dire è che non ritraggo le persone ma dipingo le loro storie e i loro legami.
Significativa è la mia ultima opera 'Il primo cittadino' che ritrae il Sindaco di Prato, Matteo Biffoni che, in questo momento di estrema difficoltà è un punto di riferimento per la nostra città."
In questo momento così difficile l'arte ci unisce, come nasce l'esigenza di riflettere e non fermarsi all'apparenza?
"In merito a questo periodo molto difficile di restrizioni, l'arte gioca un ruolo fondamentale di nutrimento dell'anima e ha il dovere di ricordarci che esistono la luce e la bellezza.
Nel mio caso ho semplicemente trasferito su tela il mio modo di descrivere ed identificare le persone. La mia arte si è improvvisamente manifestata e non si ferma alla rappresentazione essenziale del volto ma coglie l'anima del soggetto."
Come nasce Jacq e il suo approccio all'arte? Perchè la scelta di rimanere nell'anonimato ma di condividere pubblicamente la propria creatività?
"Non ho mai voluto associare la mia identità a questi dipinti.
Ho sempre sentito l'esigenza di dividere la parte artistica a quella personale; inoltre penso che la scelta dell'anonimato sia indispensabile per svolgere un lavoro senza essere giudicato.
Il mio rapporto con l'arte nasce fin da piccolo, sono cresciuto con dipinti postmacchiaioli livornesi, spesso mi soffermavo per ore ad osservare la lucentezza del colore a olio e la corposità delle pennellate."
Prato ha sempre accolto nuove influenze artistiche, quali sono i tuoi prossimi progetti?"
Per fortuna sono riuscito ad avere un significativo riscontro emotivo dai cittadini di Prato, persone sempre molto sensibili all'arte: ultimamente sto sviluppando nuove opere composte a tessuto rigenerato e, contestualmente, ho introdotto il concetto di 'arte tessile' rigenerata' perche il tema del riciclo è molto attuale a livello mondiale ed è particolarmente sentito nella città.
Parteciperò al Festival dell'economia circolare Recò, per l'occasione esporrò un'opera molto grande in tessuto rigenerato. Il mio principale obbiettivo è impormi come artista a livello nazionale ed internazionale, ci vuole tanta pazienza e determinazione ma sono sicuro che ci arriverò perchè credo fortemente nella potenza evocativa dei miei volti."
Lorenzo Napolizzi - ERBA magazine
Punto Giovani Europa