A me è successo tante volte a causa di una cardiopatia congenita, ho avuto tante operazioni al cuore per cui conosco bene i dispositivi che tutti hanno visto nei telegiornali, come ho vissuto tante volte la paura di prendere anche una semplice influenza.
Questa non è una cosa che coinvolge solo me ma tutto il mondo. C'è un virus che gira in mezzo a noi contro il quale non c'è un vaccino, il mondo si è fermato e a tutti noi hanno detto di stare a casa per evitare il contagio.
Ci sono delle regole che tutti noi dobbiamo ancora seguire: lavarsi le mani, uscire poco e stare il più possibile a casa mantenendo le distanze di un metro, così come usare guanti e mascherine per prevenzione, insomma il mondo è diventato un immenso ospedale.
E' dagli inizi di Marzo che la mia vita si è interrotta, vedo gli amici solo in video chiamata; giorni strani, lenti, noiosi e tutti uguali vissuti tra paura, incertezza e sogni.
In dei momenti mi sono fatta prendere dalla nostalgia rileggendo i miei vecchi diari, ricordando momenti belli e brutti della mia vita, ho pensato a quante persone avrei voluto abbracciare e rivedere durante la fase 2 del virus, a quanto mi mancano i loro abbracci.
Trascorro le mie giornate a scrivere, leggere, ascoltare musica alla web radio, vedere film che mi ricordano l'adolescenza; Internet mi è stato di aiuto per rimanere in contatto con il mio mondo e lo sarà sempre nei momenti bui e difficili.
Incontrare gli amici e stare online è la cosa principale che ho imparato da questa quarantena facendo smart working e varie attività con i miei gruppi.
Con 'I Belli', gruppo di autonomia e inclusione della Cooperativa Pane e Rose, ci siamo visti attraverso i social; devo dire che non mi piace questo tipo di comunicazione, personalmente preferisco il contatto fisico con gli amici.
Con i nostri educatori abbiamo realizzato attività ludiche come indovinelli, caccia al tesoro virtuale e video chiamate.
In questi giorni abbiamo cucinato tanto a casa insieme ai genitori o da soli, io ad esempio ho realizzato il tiramisù in ricordo dei bei tempi al laboratorio di cucina, svolto anche varie attività e fatto amicizia con nuove persone dell'Associazione Aicca.
Penso inoltre che non torneremo alla normalità presto, ma ci dobbiamo abituare alla nuova realtà che magari porterà in futuro cose nuove. Noi dobbiamo cercare di trovare uno spirito combattivo per parlare di ambiente, salute e tante altre tematiche che riguardano tutti noi.
Quanto mi mancano gli abbracci e le chiacchierate.
Sara Scardigli - ERBA magazine
Punto Giovani Europa